La quarta coccarda tricolore arriva sulle maglie del Milan nell’estate ’77: Braglia e Maldera firmano il successo nel derby

di STEFANO RAVAGLIA

 

Anni tumultuosi, quelli, in Italia. Erano di piombo e resteranno nella storia, loro malgrado. Nel 1977 il Milan insegue l’agognato decimo scudetto, che arriverà due anni dopo, ma rischia di retrocedere: deve arrivare Nereo Rocco al capezzale della causa rossonera per firmare l’ultimo miracolo della sua carriera e purtroppo anche della sua vita, salvando in extremis i rossoneri. Qualcosa di tricolore comunque, arriva: il 3 luglio di quarantuno anni fa, la Coppa Italia arriva all’atto finale. Dopo aver disputato il turno eliminatorio in agosto e settembre, il trofeo lascia spazio al campionato per riprendere a giugno, in coda al torneo che sarà un affare torinese: la Juventus vince di un punto sul Torino. La Coppa Italia invece arriverà comunque a Milano: Milan e Inter si ritrovano in finale, che per i rossoneri è arrivata al termine di una cavalcata esaltante, conclusa con due pareggi e solo vittorie, senza alcuna sconfitta. Sette punti nel primo girone, mettendo in fila Atalanta, Lazio, Catania e Novara, addirittura undici nel secondo, con Bologna, Napoli e Spal.

A San Siro ancora di fronte Rivera e Mazzola, ma sarà l’ultima volta: il nerazzurro gioca la sua ultima partita in carriera. Le reti rossonere arrivano nella ripresa: il primo a segnare, al minuto 64, è Giorgio Braglia, un’ala che in due anni metterà insieme tre sole presenze in campionato, ma che in quella Coppa Italia è indiscusso protagonista e capocannoniere con 6 reti. Il secondo gol è opera del compianto Aldo Maldera, che si inserisce su una punizione al solito pennellata da sua Maestà Gianni Rivera. Quella sera, resterà per molto tempo l’ultima da ricordare nella manifestazione nazionale, che il Milan tornerà a vincere soltanto nel 2003. Ma soprattutto fu l’ultima recita di Mazzola, una delle ultime di Rivera e certamente l’ultima gioia di Nereo, uomo e padre in un’epoca nostalgica.

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