Ancora un rinvio clamoroso: il Closing del Milan pare una chimera

Niente Closing. I tifosi rossoneri sono esausti, delusi, a terra. Nella giornata di oggi si è diffusa la notizia che la terza tranche da 100 milioni di euro non arriverà questa settimana a Fininvest. L’ennesimo slittamento, ancora nuove motivazioni addotte. Integrazioni di documenti richieste dalle autorità o dalle banche coinvolte nell’affare sembra; mentre in altre occasioni avevamo letto di cordate che si sfaldano, che litigano, di soci che si sfilano curiosamente all’ultimo secondo.

Ma come? Non ci era stato detto che Sino Europe aveva colossi finanziari alle spalle? Non avevano già raccolto tutti i fondi necessari al deal? Non dovevano essere ingaggiati fior di campioni come Aubameyang o Aguero? Fassone e Mirabelli non stavano girando gli stadi di mezza Europa per visionare top players?

Invece niente di tutto questo. Dalla campagna acquisti estiva a quella invernale, passando sempre per i posticipi della chiusura, siamo arrivati a una nuova data limite prevista ad aprile. Di quale anno però, verrebbe da dire… E stride nuovamente il silenzio del Presidente Berlusconi che, lontano dai fasti del suo passato rossonero, sta fermo a osservare il tramonto del suo club. Una nuova alba da oriente non è in vista, non dal discusso broker Yonghong Li, verrebbe da dire.

Se non chiuderemo con i cinesi il Milan resterà a mio padre“, parole di Piersilvio, che recitano il conflitto familiare tra figli che vogliono cedere il Diavolo a chiunque paghi, e un patriarca nostalgico e solo, troppo stanco di combattere ormai alla sua età. Davvero un peccato, come sanno i ragazzi della Curva Sud, che nessun figlio voglia seguire le orme di Berlusconi, e del nonno Luigi. Ennesima azienda italiana di punta che passerà in mani straniere. Mani chiacchierate, al momento poco affidabili nel rispettare le scadenze contrattuali e i pagamenti. Il futuro si vedrà, ma sembra cupo più del presente, e infinitamente ancora rispetto agli anni ’80/’90. Quelli dei Gullit, Van Basten, Baresi, Maldini, Weah, Shevchenko.

Caro vecchio Milan…Presidente, si ricorda la sua lettera? E’ davvero un atto d’amore cedere il Diavolo a Sino Europe, o solo una leggerezza firmata in un momento di debolezza fisica e psicologica dopo l’intervento al cuore? Si faccia sentire, verifichi di persona. Perchè è difficile per noi immaginarla Presidente onorario di un fondo che sembra un’ombra, che si allunga sempre sul calar del sole, sino a dissolversi…

Francesco Montanari

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