Milan, si torna a sognare. E’ già un passo avanti.

Sogno o son desto!? Quanti anni erano che il calciomercato non ci vedeva così protagonisti. Ogni giorno, ogni ora, son buoni per accendere la tv, aprire i siti internet, confrontarsi con i social network al fine di trovare “Tizio è del Milan”….”Caio al Milan”….”Il Milan ha preso Sempronio”.

Tutto molto bello direbbe il grande Bruno Pizzul.

Fassone è stato di parola; nella prima conferenza stampa cinese, tra le altre cose, aveva promesso una rosa allestita per almeno due terzi il giorno del raduno e che sarebbero stati investiti, senza fare cifre, somme ingenti sul mercato; ebbene, tutto confermato dagli eventi.

Ma facciamo il punto in Casa Milan.

Principalmente, è proprio Casa Milan il centro nevralgico di tutto il calciomercato, operatori, agenti, giornalisti, calciatori, tutti passano dal Portello.

E poi, Milanello, divenuto punto d’incontro notturno finanche per Jorge Mendes, l’agente di calciatori più importante al mondo, Raiola compreso, se ne facesse una ragione.

Il primo step importante è proprio l’ultimo arrivo in casa rossonera, Andrè Silva; nei 30 anni e passa di gestione Berlusconi, mai si era riusciti ad acquistare un calciatore nè dal Porto, nè da Mendes.

Fassone e Mirabelli, al primo colpo, sono riusciti a sfatare una vecchia tradizione che durava fin dagli inizi degli anni ’80 quando non si riuscì a portare a Milanello Fernando Gomes, centravanti e scarpa d’oro del Porto dell’epoca.

Ma, vediamo come stiamo messi, ad oggi, reparto per reparto.

Portieri: si attende la risposta di Donnarumma sul rinnovo del contratto; il portiere e la sua famiglia sono a Montecarlo, casa Raiola, al fine di arrivare all’ultimo petalo della margherita. Il duo Fassone – Mirabelli è stato chiaro, o rinnova alle nostre condizioni, comunque allettanti per il calciatore, meno per l’agente, o si fa il prossimo anno in bilico tra la panchina e la tribuna; non si accettano trattative sul ragazzo.

Storari ha rinnovato, alle loro spalle scalpita Plizzari che potrebbe andare anche in prestito a “farsi le ossa”.

Difesa: sono arrivati Musacchio e Rodriguez, quest’ultimo, senza ombra di dubbio, tra i primi 5 laterali sinistri dell’intero panorama mondiale; si attende Conti dell’Atalanta, a Bergamo potrebbero/dovrebbero andare con la stessa formula di Petagna, Vido e Felicioli e forse anche Pessina.

A questo punto serve cedere; i maggiori indiziati sono De Sciglio in direzione Vinovo con buona pace di tutti e qui il Milan deve essere bravo a mantenere alta la valutazione del calciatore, poi Vangioni, forse Calabria in prestito ed un centrale tra Paletta e Zapata o forse entrambi, in quel caso resterebbe una casella da riempire.

Centrocampo: parliamoci chiaro, il nodo è Biglia, con lui sarebbe un grosso passo avanti, un centromediano metodista di sicuro affidamento, il migliore in circolazione; con lui al centro del gioco cambierebbero molte cose; Kessiè è già dei nostri, muscoli, strapotere fisico, doti tattiche ma anche tecniche a servizio dell’undici rossonero; il reparto dovrebbe essere completato da Jack Bonaventura; tra le seconde linee, probabilmente, Montolivo, Locatelli e Kucka, forse anche Krychowiak, con Poli, Bertolacci, Sosa, sul mercato, ma, ribadisco, tutto deve ruotare attorno a Biglia, non altri.

Qui il discorso, causa Keità, si complica un pò. Sappiamo tutti dell’accordo chiuso con la Lazio sui due calciatori, sappiamo tutti che Biglia non vede l’ora di vestire la nuova bellissima maglia del Milan epperò, sappiamo tutti che Keità preferisce altre strisce a quelle rossonere, quelle non colorate, spesso perdenti non appena si esce dagli Italici confini.

Eppure la cosa suona alquanto strana; i bianconeri contano nel loro organico, nelle linee avanzate, gente del calibro di: Higuain e Dybala, Mandzukic e Pjaca, Cuadrado e, da ultimo, Schik, hanno già preso Orsolini e sono prepotentemente sulle tracce di Douglas Costa oltre che in maniera più soft su quelle di Bernardeschi; cosa va a farci Keità?

Attendiamo sviluppi, l’attacante laziale dovrà rendersi conto di tutto ciò, da noi sarebbe una prima scelta, posto in campo praticamente assicurato, da quella parte, bene che gli vada, annata in stile Pjaca, vedremo.

Attacco, appunto: è arrivato il ventunenne più promettente d’Europa, lo dicono in tanti, lo dicono tutti: operatori di mercato, giornalisti, appassionati, Andrè Silva è un crack, di fianco a lui a destra Suso, a sinistra è ancora un punto interrogativo, si vorrebbe tutti, Mirabelli e Montella in primis, Keità ma abbiamo visto come stanno le cose, servono però almeno altri due giocatori, magari tre.

Forsberg del Lipsia potrebbe essere uno, esterno sinistro d’attacco e/o di centrocampo, piede destro, si disimpegna bene anche da trequartista, un Bonaventura in più insomma utile alla rotazione tra gli undici.

Servirebbe inoltre un’alternativa a Suso ed una ad Andrè Silva, per quest’ultimo Kalinic sarebbe il profilo ideale, sugli esterni non sappiamo se il Papu Gomez è ancora nei radar o meno. Deulofeu sarebbe un gradito ritorno ed una certezza.

Dovrebbe essere tutto qui, con Bacca e Lapadula in uscita, Niang in partenza.

Ma attenzione, Fassone e Mirabelli ci hanno abituati a grosse sorprese oltre che a promesse mantenute.

Potrebbero esserci Fabregas o Modric o, perchè no, James Rodriguez dietro l’angolo?

Sandro Cerisano

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