Gaetano Intrieri parla a MilanCafè24 di Elliott, Berlusconi e Milan
Gaetano Intrieri, professore universitario e manager nel settore aereo, ha parlato in esclusiva alla redazione di Milancafè24 di Elliott, Milan e Berlusconi.
Intrieri, lei cosa ne pensa degli articoli recenti di Libero e Forbes su una difficile situazione finanziaria per il Milan?
Io ho avuto la fortuna e l’onore di studiare con il grande Pietro Modigliani, colui che insieme a Miller è stato il mentore della finanza strutturata oltre ad aver vinto il premio Nobel. Ricordo che spesso usava dire che due sostanzialmente sono le ragioni per cui si struttura una architettura finanziaria e societaria complessa, la prima è per esercitare un maggior effetto leva sull’equity, la seconda è per garantire l’anonimato agli investitori. Del resto non è un caso che Elliott sia un intermediario, ovvero un venture capital che intermedia denaro e non presta denaro e la differenza in termini economico finanziari è enorme.
Qual è il suo giudizio sulla campagna acquisti estiva?
Personalmente io non avrei cambiato 11 elementi. Piuttosto mi sarei concentrato su 6 innesti molto forti. Ma è una personalissima opinione e spero davvero che i risultati dimostreranno che invece prendere 11 giocatori è stata una scelta vincente.
Circa Mirabelli per me è davvero un ottimo conoscitore di calcio ed è uno che ha fatto tanta gavetta, mi auguro che per Lui e per tutti noi che le scelte di mercato fatte si riveleranno azzeccate e vincenti.
Su Berlusconi cosa ci dice?
Mi considero per cultura e per ideali sociali e politici anni luce lontano da Berlusconi, ma come Presidente del Milan avrà la mia gratitudine eterna, grazie a lui il Milan ha raggiunto vette impensabili e mi ha fatto vivere alcune delle più belle emozioni della mia vita.
Forse sarebbe stata meglio una proprietà araba per i rossoneri, come nel caso del Paris Saint-Germain?
Io mi sarei accontentato anche di un Saputo, imprenditore molto ricco che ha acquisito il Bologna e dalle capacità finanziarie e patrimoniali note e riconosciute ma francamente, analizzando i bilanci del Milan non credo che esista un imprenditore che avrebbe mai comprato il Milan a quelle cifre, parliamo di un importo che è circa il doppio di una qualunque valutazione anche la più ottimistica che risulta dai modelli di valutazione di azienda comunemente usati oggigiorno.
Si ringrazia Gaetano Intrieri per la cortese disponibilità.