L’Onorevole Lara Comi parla a MilanCafè24 di André Silva e del suo Milan

L’Onorevole Lara Comi, vicepresidente del gruppo del Partito Popolare Europeo e tifosa rossonera, ha risposto in esclusiva alla redazione di Milancafè24. André Silva è sicuramente l’argomento più caldo e interessante di questa intervista, così come le sue considerazioni su Gattuso e Leo Bonucci.

Onorevole Comi, le piace Rino Gattuso -grande bandiera degli ‘invincibili’- come nuovo allenatore del Milan? Saprà dare la mentalità vincente e rimotivare il gruppo?

Sicuramente la storia di Rino Gattuso al Milan è importante, quindi è un valore aggiunto. Bisogna che Rino, ma penso che questo lo faccia in brevissimo tempo, si faccia valere all’interno dello spogliatoio. Dato che lui era riuscito a farsi valere in campo, credo che questo non sia un problema. Naturalmente non possiamo attenderci che un allenatore arrivi e già la situazione migliori. Ci vuole del tempo. Confidiamo di iniziare a vedere qualche vittoria.

Dei giocatori nuovi acquisti arrivati nella faraonica campagna estiva della proprietà cinese, chi la stuzzica maggiormente come potenzialità tecniche?

La campagna è stata importante, mi sarei aspettata dei risultati migliori. Detto questo, secondo me non è stato valorizzato André Silva tra tutti i nuovi. Io lo farei giocare molto di più, 90 minuti tutte le partite. Ha un grande potenziale, può essere anche la nuova bandiera e trascinare gli altri giocatori in campo. Ma vedo che Montella non l’ha fatto sempre giocare dall’inizio, e questo è un problema. Montella doveva scegliere chi era il più in forma, e André Silva quando è entrato ha sempre fatto la differenza, quindi andava inserito sin dal primo minuto.

La rosa del Milan ha un’età media molto bassa: è giusto puntare sui giovani per aprire un nuovo ciclo e dare una prospettiva Europea al club?

È giusto puntare sui giovani perché se sono talentuosi cresceranno e quindi potranno dare una continuità alla forza del Milan. Accanto a questo però c’è un giocatore come Bonucci che ha sì esperienza, ma secondo me non è ancora riuscito a inserirsi nel meccanismo Milan. Nel senso che penso che ci sia un punto di riferimento con più esperienza, ma forse ne serve più di uno.

Come vicepresidente del Partito Popolare Europeo, ci può svelare se nelle riunioni politiche i colleghi stranieri chiedono ancora al Presidente Berlusconi del Milan? Quali sono i sentimenti e le sensazioni in questi ultimi mesi dell’ex Pàtron del diavolo?

Per noi lui è sempre il Presidente del Milan: i veri tifosi milanisti sono cresciuti con un Milan vincente e con un Milan di Silvio Berlusconi. Ancora oggi è la squadra più titolata d’Europa. Debbo dire che i colleghi stranieri sono rimasti più stupiti per l’Italia che non si è classificata per i Mondiali piuttosto che per le domande sul Milan. Questo è il sinonimo di un calcio italiano che ha delle problematiche serie.

Si parla da sempre di quote rosa nella politica, ma anche nei ruoli dirigenziali chiave dell’industria e dell’economia italiana: in questo senso è possibile un ingresso di Marina Berlusconi?

Marina Berlusconi guardi è un ottimo manager, quindi può andare bene in qualsiasi campo. Io rispetto anche quella che è la volontà di una persona che è di non voler scendere in campo in politica. Mi dispiace però ha detto lei in più di un’occasione che non scenderà in politica. Barbara Berlusconi era all’interno del Milan quindi le quote rosa berlusconiane sono state già presentate prima. Se ci sarà anche una continuità in questo Milan, a me non dispiacerebbe.

 Si ringrazia l’Onorevole Lara Comi per la cortese disponibilità.

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