Ieri sera il Milan ha battuto la Sampdoria e agganciato senza tanti problemi il sesto posto utile per accedere all’Europa League. A inizio stagione il quinto o sesto posto erano considerati l’obiettivo minimo, anche perchè la società aveva alzato l’asticella e dichiarato di voler puntare al piazzamento Champions.

Tutto può ancora accadere, ma il Milan può sperare di tornare in Champions solo in un modo: vincendo tutti gli scontri diretti da qui a fine stagione. Non sarà semplice, ma questa stagione, con le dovute proporzioni, ricorda la prima stagione di Carlo Ancelotti, che dopo l’esonero di Terim, prese il comando della nave Milan conducendola in un porto sicuro, quello della Champions.

I tifosi ci credono, lo stesso vale per tecnico e giocatori. Gattuso però non parla mai di quarto posto, ragiona partita dopo partita. E fa benissimo. Rino è riuscito a compattare un gruppo che si era perso con la gestione Montella, ritornando alla difesa a 4, rigenerando Chalanoglou e puntando su Cutrone. Pochi correttivi che però hanno dato stabilità.

Ieri il Milan ha disputato un ottimo match, producendo anche un buon calcio. Difesa e centrocampo hanno disinnescato quasi tutte le fonti di gioco avversarie, rendendo difficile la serata a Ramirez e Quagliarella, due che di questi tempi possono far male a chiunque. Ora manca l’ultimo salto di qualità, una vittoria con una squadra che da anni disputa la Champions. Ai posteri l’ardua sentenza.

 

 

 

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