di STEFANO RAVAGLIA
Entrò nella serie A e nel cuore dei milanisti in modo dirompente la sera del 13 gennaio 2008. Con quelle scarpette color zampe di papera, il soprannome “papero” gli cascò addosso come un vestito su misura. E partì col botto, Alexandre Pato, prelevato dall’Internacional nell’estate successiva alla Champions League di Atene: gran gol quella fredda sera d’inverno al Napoli. Finì 5-2, con il Milan appena tornato dal Giappone e col suo quarto titolo mondiale in tasca. Tanti gol, uno scudetto, una Supercoppa Italiana e poi il buio. La maturazione fisica inceppa il fisico del brasiliano che si perde per strada e viene ceduto nel gennaio del 2013.
Pato ha incontrato a Milano i suoi ex datori di lavoro: l’ex presidente Berlusconi e l’AD Galliani. L’ex rossonero ha postato su Instagram un paio di immagini che lo ritraggono sorridente con i due. “Mattinata di chiacchiere e bei ricordi… sempre bello vederti, signor Galliani! Un abbraccio”. Un semplice “Presidente” condito da un cuoricino, è invece il messaggio indirizzato al cavaliere.
Il giocatore, attualmente in forza al Tianjin Quanjian in Cina, ne ha approfittato per donare ai due una maglia della sua attuale squadra, non escludendo, a 29 anni, un ritorno in Europa. Di certo non al Milan, con il quale la storia si è chiusa. Se non altro, è stata almeno rievocata in una mattina di inizio primavera.