di SANDRO CERISANO
In queste ore sentiamo parlare di Settlement agreement, ma molti non sanno di cosa si tratta. Proviamo a spiegarlo noi. È una sorta di patteggiamento legale. La Uefa consente con questo strumento a quelle società che non hanno rispettato i parametri del Fair Play Finanziario, di raggiungere un accordo secondo linee dettate dallo stesso organismo Uefa.
L’istituto del Settlement Agreement è stato pensato dall’Uefa al fine di concedere alle società che presentano rosso in bilancio, la licenza per poter partecipare alle competizioni europee.
Si differenzia dal Voluntary Agreement poichè il Settlement, quello cioè che vedrà impegnato domani Fassone dinnanzi all’Uefa a Nyon, viene “dettato” dall’Organismo di controllo mentre il Voluntary, già bocciato al Milan a dicembre, viene “dettato” dalla Società calcistica interessata.
Qualora, come nel nostro caso, il Voluntary non presenti argomentazioni convincenti dal punto di vista della previsione dei ricavi, l’Uefa detta le linee guida per passare l’esame Settlement.
In pratica, ciò che è accaduto al Milan che, nella realtà, è stata la prima Società in assoluto a proporre il Voluntary di dicembre poi bocciato; questo in quanto il Voluntary è di “creazione” più recente, anno 2015, mentre il Settlement “nasce” nel 2012 e già diverse formazioni sono state costrette a farci ricorso, tra queste: Manchester City, PSG, Galatasaray, Inter e Roma.
Le sanzioni dipendono dalla gravità del deficit degli ultimi tre anni di gestione, per quanto ci riguarda, quindi, gli ultimi tre sotto la Presidenza Berlusconi, e vanno da una semplice multa, alla riduzione dei calciatori nelle liste UEFA, o all’obbligo di abbassare il monte ingaggi; remota, molto remota, l’esclusione dalle competizioni internazionali.
Domani, il “fascicolo” rossonero, conterrà numeri che gli consentono di essere molto più che fiducioso sull’esito dell’incontro.
Di fatto, il bilancio dell’ultimo semestre è stato positivo, più di quanto ci si aspettasse, il fondo statunitense Elliott si è fatto garante in forma scritta della continuità aziendale affiancandosi in buona sostanza all’AD rossonero all’incontro di domani; sono inoltre cresciuti i ricavi da stadio in maniera non preventivata, oltre le aspettative; verranno inserite le tematiche relative ai ricavi da diritti televisivi e la conquista da parte della squadra della finale di Coppa Italia.
Argomentazioni che non erano ricomprese nella richiesta di accesso al voluntary agreement lo scorso dicembre; naturalmente, l’AD rossonero sarà inoltre accompagnato dalla proprietà rappresentata dal direttore esecutivo David Han Li.
Praticamente, domani, a livello dirigenziale e societario, si giocherà una nuova partita, stavolta non sul rettangolo verde, bensì su un tavolo probabilmente rotondo, dove i nostri rappresentanti dovranno essere ben più convincenti di quanto non lo siano stati i calciatori in campo nelle ultime uscite in campionato ed in Europa League.