Ieri sera allo stadio “Grande Torino” è andato in scena il quarto pareggio consecutivo del Milan. Dopo lo 0-0 nel Derby contro l’Inter, l’1-1 con il Sassuolo e l’altro 0-0 in casa contro il Napoli, gli uomini di Gattuso si sono dovuti fermare anche contro i granata. Un Milan che non sa più vincere e questi passi falsi lo hanno allontanato dalla zona Champions e l’hanno imbrigliato, insieme ad Atalanta, Fiorentina, Sampdoria e Torino, nella lotta all’Europa League.

Al termine del match andato in scena ieri sera, il tecnico rossonero Rino Gattuso ha commentato così il pareggio e la prestazione dei suoi: “Siete voi che parlate di Champions. Sappiamo da dove siamo partiti, dobbiamo stare attenti alle squadre dietro. Lo sappiamo da molto tempo”. Come sempre un Gattuso molto schietto e diretto, oggettivo nell’analisi della partita e oggettivo nell’analisi del periodo di forma dei suoi giocatori.

Gattuso ha poi proseguito così, come riporta il Corriere dello Sport odierno: “Eravamo stanchi ed abbiamo sofferto negli ultimi 20 minuti. Bisognava chiudere la partita, poi abbiamo commesso un errore in marcatura sul gol del pareggio e sono cose che succedono, ultimamente però più spesso”. Proprio sull’errore in marcatura sul goal del pareggio di De Silvestri, Gattuso ha esaminato l’errore di Abate, che perdendosi l’uomo ha dato il via libera alla inzuccata vincente del terzino granata.

“Potevamo perderla, come vincerla con il palo di Abate. Oggi avevamo poca benzina. Mi preoccupa la stanchezza dei singoli di più dell’avvicinarsi delle contendenti. Ma dobbiamo difendere la posizione che abbiamo, correggere gli errori e continuare questo percorso di crescita. Quando avevamo palla, avevamo paura di sbagliare: serve più cattiveria. Ora il problema della mia squadra è che dobbiamo migliorare in certe situazioni ed anche sull’aspetto mentale”. Così Gattuso ha spiegato il calo delle prestazioni dell’ultimo periodo e il conseguente ennesimo pareggio.

Infine Gattuso ha voluto spendere qualche parola sull’attacco rossonero, dichiarato da tutti piuttosto stitico: “Segniamo poco, ma mettiamoci d’accordo. Secondo me con le due punte abbiamo dato più campo agli avversari, non abbiamo coperto meglio il campo. È lo sviluppo del gioco l’importante ed è anche demerito mio, del mio staff, che non creiamo situazioni facili ai giocatori”. Analisi oggettiva e in linea con quella che è stata la prestazione di ieri e con quello che è il momento di forma del Milan. Ora bisogna trovare le ultime energie, dopo più di 50 partite stagionali, per salvare la stagione e centrare la qualificazione alla prossima Europa League. Ricordandosi che c’è una finale di Coppa Italia tutta da giocare.

Alberto Felchilcher

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