di ALBERTO FELCHILCHER
Il Milan di Gattuso non sta attraversando un grandissimo periodo. Quattro pareggi consecutivi, l’ultimo andato in scena ieri sera contro il Torino. Calo di forma e di prestazione che sono coincise con le battute d’arresto europee con l’Arsenal e la conseguente eliminazione dall’Europa League. Giocatori che, molto probabilmente, hanno accusato il colpo, soprattutto dal punto di vista mentale. Si è messo anche il calendario di traverso per gli uomini di Gattuso che non ha aiutato a smaltire la delusione.
Ma si sa, nel calcio il fattore mentale conta tanto quanto l’aspetto tecnico e l’aspetto fisico. Aspetto fisico che ultimamente ha perso di smalto e brillantezza, ma è piuttosto normale dopo più di 50 partite stagionali giocate dai rossoneri. Ma dove non arrivano le gambe, dovrebbe arrivare la testa, ma se la testa non è lucida si fa molta più fatica. Il Milan, però, ha tanto cuore, proprio come il suo allenatore e, nelle ultime partite, arriverà poco la testa, arriverà poco il fisico ma arriva tanto cuore che sta aiutando i rossoneri a portare a termine questa stagione nel migliore dei modi.
Anche gli infortuni, però, stanno mettendo il bastone tra le ruote alla banda di mister Gattuso. Ieri sera sono usciti mal conci sia Lucas Biglia che Leonardo Bonucci, mentre il turco Calhanoglu non è nemmeno riuscito a prendere parte al match contro il Torino. Il capitano rossonero ha preso una botta qualche giorno fa e, contro i granata, si è indurito. In questi giorni si valuterà l’entità e la gravità dell’infortunio. Per quanto riguarda Biglia, invece, uscito dolorante al 67esimo, si spera non ci siano lesioni muscolari, ma solo la giornata di oggi saprà dire con certezza i problemi per l’argentino.
Discorso diverso per Calhanoglu. Oggi il turco eseguirà una risonanza per accertamenti sul suo ginocchio. Per lui si teme una lesione del legamento. Anche Calabria è fermo ai box, ma più per cautela che per un vero e proprio infortunio, come spiega Gattuso: “Dobbiamo stare attenti a non rischiarlo, è un ragazzo giovane e dobbiamo gestirlo. E’ sempre stato uno che si ferma per 10-15 giorni e non possiamo permettercelo”. Un Milan in emergenza sotto tanti aspetti, che dovrà pescare dal cuore, le ultime energie rimaste per il finale di stagione.