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Berlusconi ricompra il Milan? Ma mi faccia il piacere….

Berlusconi

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Di SANDRO CERISANO – Berlusconi ricompra il Milan. Sorridiamo pensando al Principe della risata.

Berlusconi ed il Milan. Antonio De Curtis, in arte Totò, in una celebre gag così rispose all’Onorevole Trombetta: “ma mi faccia il piacere”. Le battute di Totò hanno lasciato il segno, rimangono memorabili ancora oggi, così come il segno lo ha lasciato eccome il Milan di Berlusconi, memorabili anch’essi, il Milan e Berlusconi, nell’Olimpo del Calcio. Ma oggi, non è più tempo: non è più tempo per le battute, non è più tempo per Berlusconi, non è più tempo di tornare a fasti passati se non sul campo; solo ed esclusivamente sul campo.

Ed oggi tocca ai Cinesi provarci, a Fassone, a Mirabelli, a Mr. Gattuso ed alla squadra attuale che è ancora impegnata nella lotta per il sesto posto e nella conquista della Coppa Italia.

Scarti di un tempo, il sesto posto e la Coppa Italia, farina che avanza ma che potrebbe tornare buona per succulenti piatti.

Quella di Berlusconi è stata una semplice e banale battuta per giustificare il calo nei consensi politici e non un riferimento al momento della squadra, per esteso: “Andrà a finire che finirò per ricomperare ancora io il Milan. Secondo i sondaggisti la cessione del club è stata tra i motivi per cui Forza Italia, purtroppo contro ogni nostra aspettativa, si è fermata al 14-14,5%”. Berlusconi pone alla base della sua battuta il suo “solito” studio dei sondaggi ma mira ad un risultato politico e non ad una motivazione  calcistica in relazione ai risultati della squadra.

E invece i media odierni ma anche della serata di ieri si sono scatenati affinchè un granello di sabbia diventasse tormenta; un soffio di vento, uragano, un tric e trac una bomba atomica! Chissà poi, secondo Lor Signori, con quali soldi Berlusconi ricomprerebbe il Milan, hanno forse dimenticato le ultime campagne acquisti e cessioni? “esce uno entra un altro”; hanno forse dimenticato i parametri zero?

Meglio occuparsi di cose attuali, reali e non virtuali; di Gattuso che lavora sul campo, di Fassone dietro la scrivania e di Mirabelli attento al mercato.

Così mentre passa sotto silenzio l’ennesimo versamento di Yonghong Li, otto milioni, teso all’aumento di capitale ed il prolungamento della scadenza di parte del debito con Elliott da ottobre 2018 all’estate 2019, l’attuale management lavora al finale della stagione con un occhio alla prossima.

Di fatto, nella mattinata di ieri, si è registrato un “summit” a Milanello tra Fassone, Mirabelli e Gattuso, per discutere del finale di stagione al fine di gestire le gare finali, Coppa Italia il 9 maggio compresa. Quindi, punto sul mercato poichè la squadra necessita di almeno tre pedine importanti e punto sul modulo da adottare in considerazione del fatto che il 4.3.3. è quello che ha dato le risposte più importanti.

Si è parlato del ritiro estivo e della eventuale tournèe al momento “sub judice” poichè dipendente dalla classifica finale.

Un forte segnale di coesione verso l’esterno ed una tacita risposta a chi pensa ancora che il tutto poteva compiersi in una sola stagione dopo la rivoluzione del 2017.

 

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