Donnarumma e la sua valutazione.
Di SANDRO CERISANO – La vicenda Donnarumma si fa sempre più incandescente. Dopo una estate, quella del 2017, piena di tormenti per la tifoseria, la dirigenza e lo stesso Donnarumma con tanto di staff, ma anche di famiglia coinvolti, si prospetta un mese di giugno con temperature, se possibile, ancora più alte. Questa volta però, a vantaggio della tifoseria, “gioca” il fatto che la stessa ha ormai metabolizzato una sua eventuale cessione, non solo, l’ha oramai messa in conto e, forse, c’è addirittura chi auspica una sua definitiva partenza da Milanello.
Sul fronte societario, quello che doveva essere, prima evitato e poi concluso, è stato fatto con perizia e dovizia di comportamenti e fatti concludenti, checchè se ne dica in giro: la scorsa estate il portiere era ad un solo anno dalla scadenza del contratto, poco avrebbe potuto il Milan ottenere da una sua eventuale cessione. Men che meno, in mancanza di rinnovo, avrebbe potuto quest’anno con Donnarumma in scadenza di contratto. Giusto il rinnovo, sia da un punto di vista tecnico, viste le prestazioni ed il potenziale di Donnarumma, sia dal punto di vista economico. Di fatto, questa estate, il Milan ha il coltello dalla parte del manico ed una eventuale cessione di Donnarumma dovrà avvenire alle condizioni dettate dalla Società rossonera e, cosa non secondaria, previa richiesta del calciatore.
E questo, è il bello della vicenda. Il Milan si è già coperto le spalle con l’acquisto di Reina, uno dei portieri meno battuti della Serie A e dal sicuro affidamento, ma, indipendentemente da Reina, non intende privarsi di Donnarumma. Donnarumma, qualora lo richiedesse, e finora non lo ha fatto, potrebbe essere lasciato andare ma, al realizzarsi di una seconda condizione e cioè, che si presenti un Club disposto a pagare il valore del calciatore.
A questo proposito, giungono in soccorso, le parole del suo Agente, nonchè Suo Vate Mino Raiola: “Donnarumma? Lo paragono a un Modigliani. Vale 170 milioni. Ha un grande avvenire, è un ragazzo straordinario e si fa ben volere da tutti. È già un piccolo campione, ma potrà diventare un grande campione”. Ecco, Raiola ha determinato il valore di Donnarumma; Mirabelli e Fassone ne faranno, eventualmente, il “prezzo” del cartellino del giocatore che, essendo stato intanto premiato con un ingaggio di 6 milioni di euro all’anno, dovrà procurare una offerta che tenga in considerazione il valore datogli dal Vate ed il contratto stimatogli dalla Società in sede di rinnovo. Ogni altra argomentazione “ex contrario” è aria fritta.