Parma promosso in Serie A. Dal 22 giugno 2015, giorno del fallimento, duro lavoro e tanta voglia di rivincita. Città in festa.

di DOMENICO VARANO

Solitamente ci occupiamo di Milan e delle vicende strettamente legate alla società rossonera, ma l’impresa compiuta dal Parma non ha precedenti. Il club, ripartendo dalla Serie D subito dopo quel 22 giugno che decretò il fallimento, è riuscito a ottenere una Serie A diretta, vincendo a Spezia e approfittando del passo falso del Frosinone bloccato sul pari dal Foggia.

La città per tutta la notte ha festeggiato una storica promozione, liberandosi di quei fantasmi che per tre anni l’avevano accompagnata. Parma rinasce e lo fa attraverso l’orgoglio, il lavoro e l’abnegazione. Un autentico miracolo sportivo che ha un giocatore simbolo, un uomo che non ha mai mollato, ossia il capitano Lucarelli. Lo stratega e tecnico D’Aversa ha portato il Parma di nuovo in Serie A, nel posto che gli compete. Un pezzo di Emilia di nuovo sul palcoscenico più importante.

Il Parma ha rappresentato per molti giovani degli anni ’80, il simbolo della provincia che si fa grande e che riesce a battere anche i grandi club. Milan, Juve, Lazio, Roma, hanno dovuto fare i conti con il Parma di Nevio Scala, un club che ha sfornato campioni del calibro di Buffon, Inzaghi, Chiesa, Thuram, Cannavaro. Auguriamo al Parma il meglio, perché mancava alla Serie A e mancava soprattutto a noi, che di calcio scriviamo e che ci nutriamo di favole come queste.

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