di Alberto Felchilcher

Davide Astori, scomparso tragicamente lo scorso 4 Marzo ad Udine, non morì nel sonno. E’ questo l’esito della perizia medico-legale effettuata sul corpo di Davide. Compaiono, inoltre, nuovi particolari sulla morte dell’ex capitano viola. Fu tachiaritmia, un’improvvisa accelerazione dei battiti cardiaci, a fermare la vita di Astori e non bradiaritmia come era emerso dalla prima autopsia.

E’ il Corriere della Sera a rivelare questi inediti particolari. Secondo i medici che si sono occupati del caso, Carlo Moreschi e Gaetano Thiene, il cuore di Astori sarebbe andato velocissimo senza alcun preavviso. La notizia più sconvolgente, però, è che il giocatore si sarebbe potuto salvare se non fosse stato in camera da solo, ma con qualcuno che avrebbe potuto dare l’allarme. Invece il destino ha voluto andasse così…

share on:

Leave a Response