Presentato il progetto di diffusione e insegnamento del calcio ai giovani cinesi nelle scuole
di STEFANO RAVAGLIA
Ai tifosi rossoneri interesserà poco, con la impellente necessità di liquidità, mercato e progetti chiari, obbiettivi che nel Milan di oggi ancora latitano, sospeso com’è tra verdetti Uefa e nuovi aumenti di capitali necessari entro il 30 giugno. Ma l’apertura del progetto giovani in Cina del Milan, presentato a Sanya con la partecipazione anche di Massaro e Baresi, ambasciatori del milanismo, e anche del presidente Yongong li, potrebbe essere vista come un segnale positivo: il Milan punta sulla Cina, segno che la solidità societaria è un obbiettivo alla portata.
La collaborazione tra il Milan e la diplomazia cinese per la diffusione del calcio come disciplina che rispecchi agonismo ma soprattutto valori, sarà promossa in 39 scuole situate a Pechino, Changchun, Sanya, Guangzhou, Dongguan, Huazhou, Maoming. Allenatori e tecnici diffonderanno nelle scuole dell’infanzia l’importanza dello sport in un paese che vuole fare del calcio sempre più il proprio fiore all’occhiello. Dopo la conferenza stampa, il presidente rossonero è sceso su uno dei campi sintetici a dare due calci insieme ai bambini presenti: ai tifosi del Milan basterebbe continuasse a far pervenire bonifici perché siano i fuoriclasse a scendere sul terreno di gioco, ma la vicinanza e la presenza per il via di questo progetto, non può che far ben sperare.
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