Lunga la lista di brasiliani che hanno militato e militano tuttora nella rosa del Diavolo. Da Altafini a Amarildo Tavares, passando da Leonardo a Rivaldo, da Ronaldinho a Kakà, da Robinho a Pato; non dimenticando ovviamente Ronaldo fino ad arrivare a Luiz Adriano. Chi si nutre di ricordi non può non avere ancora negli occhi le magie sudamericane che hanno fatto la fortuna dei rossoneri nel corso degli anni. Ecco i 5 brasiliani che hanno scritto pagine importanti di storia del club.
ALTAFINI – Arriva dal Palmeiras per diventare uno dei più grandi bomber della storia rossonera. Subito capocannoniere (28 gol), trascinatore dello scudetto. Poi eroe in Coppa Campioni, con 14 gol in 9 match nel ’63; il Milan vinse la coppa con la sua doppietta in finale. José non era il classico brasiliano, la sua forza era la potenza devastante e la rapidità estrema, abbinata ad un fiuto per il gol innato e mostruoso. 161 le reti messe a segno in 7 stagioni in rossonero.
LEONARDO – Dopo la chiusura delle frontiere nel ’97 il Milan torna a pescare dal Brasile acquistando il fantasista di Niterói. Leo, che è una persona squisita, intelligente, colta e disponibile, è un vero fenomeno in campo. L’anno è storto, ma già dal ’98/99 Leo e il Milan vincono uno scudetto incredibile. 12 i centri, oltre a tanti assist; duttile e tecnico riesce a ricoprire diversi ruoli garantendo sempre classe e tocchi pregiati. Delizioso.
RIVALDO – Nel 2002 il colpo è lui, superbo fantasista vecchio stile, dai ritmi cadenzati e la classe eccelsa, fresco protagonista del successo mondiale della Seleçao brasileira. Ha incantato il mondo vincendo tantissimo in 5 anni incredibili al Barcellona. Assist splendidi, gol mirabolanti, magie in quantità. Al Milan inizia benissimo, e con lui e Rui Costa i rossoneri incantano. Segna gol importanti nel cammino vincente in Champions (gol qualificazione alla Lokomotiv) e Coppa Italia (gol in finale alla Roma), entrando di diritto nella storia del club.
KAKÀ – Dotato di ottima tecnica e visione di gioco, tra i suoi punti di forza spiccano la progressione palla al piede e il dribbling, soprattutto in velocità; giocatore completo, abile con entrambi i piedi. Scrive la storia del Milan dal 2003 al 2009 vincendo tantissimi trofei tra cui il Pallone d’Oro nel 2007. Memorabili le reti contro Manchester United e Celtic nella Champions League del 2007.
SERGINHO – Cursore di fascia con una spiccata propensione offensiva, aveva nella velocità e nel cross le sue doti migliori, tanto da essere soprannominato ‘Concorde’. Con le 185 presenze in 9 stagioni non può essere dimenticato dai tifosi, perché ha contribuito a vincere due Champions League, due Supercoppe europee e una Coppa del mondo per club.
Nella prossima stagione vedremo se il brasiliano ex Shakhtar Donetsk riuscirà a dimostrare tutto il suo valore, e magari riuscirà a prolungare la lista dei brasiliani che hanno contribuito a portare il Milan in cima al mondo.
Andrea Licenziato