IN RUSSIA A CACCIA DI BUONE NOTIZIE. IL NUOVO SOCIO PER UN FUTURO SERENO
DI STEFANO RAVAGLIA
Agente speciale Rino 008 (eddai era il suo numero, no?), missione Russia. Come James Bond il mister rossonero ha varcato i confini della ex Unione Sovietica insieme al fido Mirabelli per buttare un occhio a ciò che il Mondiale appena iniziato può riservare anche in chiave rossonera. Non c’è l’Italia, ma i rossoneri non mancano. Zapata, André Silva, Rodriguez, Kalinic e l’entrante Strinic. Chi deve confermarsi ma soprattutto rivitalizzarsi. Il Mondiale tiene in sospeso il mercato e confusi tra il pubblico russo i nostri due illustri emissari scrutano il “verde tappeto” come lo chiamava Umberto Saba, in cerca di notizie positive. Tutto si può dire in questi mesi complicati meno che manchi chiarezza: ciò che i tifosi chiedono di più una volta donato il cuore alla causa. Un esterno che faccia il vice di Suso, un attaccante, una mezz’ala. Il gruppo Milan ha sempre detto chiaro e tondo cosa occorre, con buona pace del “siamo a posto così” che echeggiava le scorse estati. Non è un passo falso a favore delle concorrenti (ovvio che nomi non ne sono stato fatti) ma il giusto trattato per l’estate, che stavolta sul mercato dovrà essere ben più parsimoniosa e libera da eccessivo entusiasmo. A tenere banco è, manco a dirlo, anche la situazione societaria. Sono giorni in cui l’aria non è stata ancora buttata fuori dai polmoni, il fiato è tutto immagazzinato dentro al petto di un Milan la quale storia richiedere certezze e non sospensioni. Yongong Li ha tenuto fede, in mezzo a una palude di dubbi, a tutte le scadenze, e crediamo lo farà anche nel caso dell’ultimo aumento di capitale previsto di 32 milioni. Irrompe sulla scena il dibattito sul nuovo socio, che consentirà al gruppo cinese di adempiere in modo più certo. Come giudicare la questione? Detto delle scadenze comunque rispettate, l’ingresso di un socio pare la certificazione di una sostanziosa parte di dubbi, dove la figura di maggioranza versa quasi tutto il denaro e domanda però aiuto come un figlio che si fa prestare dai genitori cinque euro perché ne deve pagare venti e ne possiede solo quindici. Non siamo né economisti né speculatori finanziari e questo lo abbiamo sempre detto, ma al tifoso rossonero che sta vivendo un travaglio peggiore di qualsiasi parto, serve diradare finalmente le nubi e rivedere il cielo sgombro da nuvole. Anche con l’aiuto della paghetta.