L’aeroplanino che è planato su Doha a sollevare l’ultimo trofeo rossonero
DI MATTEO ANOBILE
Napoli a metà/fine degli anni ottanta è un plebiscito azzurro, complice l’arrivo di Maradona, tutti i bambini sono impazziti per il Napoli, tranne un ragazzino che è di Castello di Cisterna, il cui cuore batte per i colori rossoneri e che é innamorato del suo centravanti: Marco Van Basten. Nella sua carriera da calciatore, vestirà le maglie di Empoli,Genoa,Samp e Roma, segnando quasi 250 reti.
Nel 2011 inizia il suo percorso da allenatore: Roma,Catania,Fiorentina e Sampdoria sono le sue prime avventure in serie A. In Toscana, esprime un ottimo calcio, gioca una finale di coppa Italia e semifinale di Europa League e Galliani rimane affascinato dal suo credo calcistico. Il 28 giugno 2016 Vincenzo Montella, viene ufficializzato come nuovo tecnico rossonero. Galliani gli chiede due cose: riportare la squadra in Europa e provare a fare il miracolo a Doha in Supercoppa Italiana contro la Juve. La campagna acquisti non è sontuosa, il fiore all’occhiello è Lapadula, in arrivo dal Pescara.
Il modulo del tecnico napoletano è 4-3-3, con la Juve le sue notti piu’ belle sulla panchina del diavolo. Nell’ottobre 2016, una fucilata di Locatelli, e dopo quattro anni il Milan torna a battere la Juve in campionato. Il 23 dicembre ancora contro i bianconeri, il suo capolavoro. A Doha, i rossoneri pimpanti, battono i campioni d’Italia in carica ai rigori. Dopo ciqnue anni il diavolo riporta a casa un trofeo. A fine stagione Montella con un sesto posto, riporta il Milan in Europa. Nell’estate 2017 a Montella arrivano tanti regali, su tutti Bonucci, ma il mister ci capisce davvero poco.
I risultati sono a dir poco disastrosi, sei sconfitte gli costano la panchina, l’esonero è inevitabile e Gattuso ne prende il posto. La storia fra il Milan e Montella finisce male, anche perchè ai tifosi non sono piaciuti i suoi sorrisi in sala stampa dopo le reiterate sconfitte.