Questa mattina c’è stata l’udienza davanti la Camera Giudicante della Uefa, il Milan ha chiesto equità con altri casi presi in esame

DI DANIELE STAMPEGGIONI

Gli esami di maturità iniziano domani, ma oggi il Milan ha avuto il suo esame davanti la Camera Giudicante della Uefa a Nyon. L’udienza è iniziata alle ore 9 e terminata verso le 11, due ore o poco meno in cui il club ha cercato di far valere la sua linea difensiva, la speranza della dirigenza e di tutto l’ambiente rossonero è quello di evitare la pena massima, cioè l’esclusione dalle coppe per un anno o per più anni.

LE DICHIARAZIONI: Al termine dell’udienza, Marco Fassone ha parlato ai giornalisti presenti all’uscita davanti la sede della Camera Giudicante. Ecco le dichiarazioni del dirigente rossonero: “Non esprimo più sensazioni, abbiamo argomentato le nostre tesi che abbiamo messo per iscritto. E’ stato un bell’incontro durato circa due ore e la sensazione che ho è che almeno siamo stati ascoltati

DIFESA E SENTENZA:Quello che noi chiediamo è che il club venga valutato in coerenza con le decisioni prese in altre occasioni del Fair Play Finanziario. I casi sono tanti e variegati e già l’aver rimandato la decisione all’Adjudicatory Chamber è differente rispetto ad altri casi in passato. Non ci è stato detto quando arriverà la sentenza. Non voglio andare a esprimere giudizi prima. Lasciamo all’Adjudicatory Chamber che è composta da elementi di alto profilo il tempo giusto per valutare il nostro caso oltre a quello che abbiamo espresso verbalmente questa mattina. Eventualmente, la commenteremo dopo

IL  NUOVO SOCIO E IL TAS:Se la sentenza sarà  giudicata da noi troppo penalizzante allora la via del ricorso al TAS di Losanna è sicuramente percorribile. Non posso dire nulla, sono fatti che riguardano l’azionista, come tanti di quelli discussi oggi. Abbiamo scelto una linea composta da fatti certi e non di supposizioni. Speriamo che vengano valutati i fatti e non le congetture

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