Elliott ha le idee chiare: vuole rispettare un progetto di lungo termine. Intanto c’è più ottimismo da parte del Milan in vista del TAS.

di LUCA SABLONE

L’era cinese del Milan è ufficialmente finita: ieri sera Elliott ha diramato un comunicato (LEGGI QUI) in cui annunciava di aver acquisito il controllo del club rossonero. Adesso rimane da giocare la partita più importante della stagione: il 19 luglio, infatti, la società di via Aldo Rossi conoscerà il suo futuro per quanto riguarda la partecipazione all’Europa League. In tale data verrà emessa la sentenza del TAS di Losanna, che rappresenta l’ultima occasione per sperare nella riammissione alle coppe.

MILAN, FIDUCIA NEL TAS CON ELLIOTT? LA SITUAZIONE

Il fondo americano avrebbe già modificato la memoria difensiva per convincere il tribunale arbitrario sportivo a sovvertire la sentenza UEFA. Quest’ultima vorrebbe evitare di avere tra gli interlocutori proprietà che facciano capo a fondi speculativi, ma Elliott è determinata e si prefigge anche l’obiettivo di richiedere – tra un anno – l’adesione al voluntary agreement, negato alla vecchia proprietà cinese per dubbi sul rifinanziamento del debito verso l’hedge fund di Paul Singer. In casa rossonera torna a vedersi uno spiraglio di luce, con le possibilità di vincere il ricorso al TAS che si alzano: la partecipazione all’Europa League rappresenterebbe un deterrente per tutto ciò che ha contribuito a danneggiare l’immagine del Milan dal punto di vista economico e sportivo.

fonte: atuttomilan.it

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