La sua storia con il Milan: dallo scudetto del 99, alla scrivania, alla panchina e al tradimento

di MATTEO ANOBILE

Le strade fra il Milan e Leonardo dopo otto anni potrebbero ricongiungersi, nonostante il tradimento della vigilia di Natale del 2010 (passò all’Inter). Sebbene il brasiliano, volesse fare uno sgarbo a Berlusconi, la pugnalata la diede ai tifosi milanisti. I quali giustamente provarono un senso di amarezza, nel vederlo con i colori nerazzurri.

La storia fra Leonardo e il diavolo incominciò nel 1997, quando venne preso dal Psg, nonostante la prima stagione fu deludente, come tutta la squadra. L’annata 98/99, il numero 18 raggiunse il suo massimo splendore con Zaccheroni, dodici reti in campionato, rendendosi protagonista con le sue giocate sublimi, nella conquista del 16° scudetto. Nel 2003 lasciò il calcio giocato, per dedicarsi a un ruolo dirigenziale. Inizialmente contruibuì alla creazione di Fondazione Milan, adoperandosi per la sua terra natia:il Brasile. Successivamente divenne il braccio destro di Galliani: Kakà,Pato e Thiago Silva, arrivarono in rossonero grazie a un lavoro di scouting e convincimento. Nel 2009 passò dalla scrivania al campo. Con l’addio di Ancelotti, la squadra (orfana di Maldini e Kakà) venne affidata a lui. Sebbene all’iniziò faticò a concepire il suo calcio (4-2-4)  si ispirava al Brasile 1982, con Zico e Falcao. Portò i rossoneri a un dignitoso terzo posto,rispolverando Ronaldinho. Ma i contrasti con Berlusconi erano divenuti insanabili, tanto che Leonardo per raccontare il loro rapporto citò un pezzo di una canzone di Renato Zero. Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi.

Ora se ritorno sarà…bisognerà vedere quando incideràil su o passato interista, anche se poi dovesse portare qualche buon giocatore, tutto verrà dimenticato, o quasi…

 

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