Dalla serie B, sino a Rossi e Ambrosini
Di MATTEO ANOBILE
La Romagna calcistica ha perso un pezzo di cuore , il Cesena calcio. La società di Lugaresi è praticamente fallita, protagonista del nostro calcio, 13 campionati in A e 33 in serie B. Fiore all’occhiello di una citta bomboniera, la rocca Malatestiana, protetta da un castello che per arrivarci bisogna seguire una sorta di percorso: introspettivo e mistico.
Ma tornando al calcio, il rapporto che è intercorso nella storia dei secoli fra Milan e Cesena, ha visto eventi sportivamente, drammatici. La vittoria rossonera in Romagna, per 3-2 all’ultima giornata della stagione 81-82, non evitò la retrocessione del diavolo in serie B. Nel corso degli anni, gli acquisti rossoneri dal Cesena, si sono rivelati azzeccati. Due su tutti: Seba Rossi e Massimo Ambrosini. Il primo arrivato in rossonero nel 1990, avrebbe dovuto essere un’onesta riserva di Pazzagli. Invece ha vestito la maglia rossonera, per dodici stagioni conquistando ben dieci trofei. Il biondo centrocampista pesarese arrivato nel 1995, assieme a Baggio e Weah è stato rossonero per diciasette stagioni, ha indossato la fascia di capitano per quattro anni e vinto dodici trofei. Meno fortunata la parentesi del condor, Massimo Agostini arrivato al Milan con Rossi, ma la sua permanenza è durata solo un anno, quindici presenze e due gol.
Non è un momento facile per la società romagnola, ma con abnegazione e l’inserimento di persone giuste tornerà ai vertici che gli competono, magari sfornerà nuovi talenti per la causa rossonera.