Maldini e Leonardo si ritrovano in rossonero dopo tante avventure
di MATTEO ANOBILE
Domenica 5 agosto 2018, riamarrà nella storia, come il Paolo Maldini Day, il giorno del ritorno a casa dell’ex numero 3 rossonero, capitano del Milan dal 1997 al 2009. Ma chi ha spinto per il suo ritorno? E’ stato Leonardo, attuale neodirettore dell’area tecnica.
Riavvolgendo il nastro, ripercorriamo l’avventura in rossonero dei due quando furono compagni di squadra. Il brasiliano arrivò a Milan nell’anno in cui Maldini venne insignito della fascia da capitano ereditata da Baresi. . La stagione 97/98 fu nefasta per entrambi, il diavolo arrivò 11° e Maldini, venne attaccato ferocemente, mentre Leonardo visse una stagione sostanzialmente anonima. La stagione successiva iniziò dopo un mondiale che vide la Francia giustiziere di entrambi, il capitano uscì ai quarti, mentre il brasiliano perse in finale nella famosa disfatta del Saint Denis.
Al Milan con Zaccheroni in panchina le cose cambiarono. Maldini fece una stagione ai suoi livelli, giocando da centrale, in una difesa a tre. Il suo gol al Parma a San Siro, diede il via alla prima delle sette vittorie consecutive; mentre Leo, avanzato nel tridente assieme a Bierhoff e Weah, realizzò ben dodici reti, la sua migliore stagione in rossonero. Il 23 Maggio 1999 a Perugia fu scudetto, il 16° della storia milanista, il primo per il numero 18, il sesto per il capitano.
Dal 1999 al 2001 Maldini visse due stagioni intense e seppur senza successi, sfiorò l’Europeo del 2000 con la Francia, riuscendo ad essere allenato dal padre Cesare, e con il Milan raggiunse l’apice nel derby vinto 6-0 dai rossoneri. Leonardo fece vedere qualche lampo di classe, giocate pregevoli e pennellate d’artista su punizione. Ma la pubalgia lo frenò, tanto che a tornò in Brasile. Nel 2002 fece ritorno a Milanello, per una breve esperienza da calciatore. Per poi dal 2003 al 2009 entrare nell’ambito dirigenziale, anno in cui Maldini lasciò il calcio. Adesso di nuovo insieme per scrivere nuove pagine di storia.