Anche il numero 80 rossonero, griffa la sfida contro gli azzurri, nel segno dei grandi campioni che lo hanno preceduto

di MATTEO ANOBILE

Era il 4 novembre del 2008, i rossoneri di Carlo Ancelotti si giocavano la vetta della classifica, l’avversario da battere era proprio il Napoli, allenato da Mazzarri. Gli azzurri erano agli albori della loro “resurrezione” calcistica, sebbene fra le loro fila, annoveravano giovani e ottimi elementi come: Lavezzi e Hamsik.

La partita fin dall’inizio si dimostrò molto intensa, anche se il Milan dal canto suo con Pato,Ronaldinho e Kakà, manteneva un costante sopravvento sull’avversario. Il Napoli impostò una sfida di rimessa, penalizzata dall’espulsione di Maggio a fine primo tempo. La porta di Iezzo pareva essere un tiro al bersaglio, ma l’estremo difensore parò di tutto, persino un rigore a Kakà. Quando lui non potè arrivarci, fece un’allenaza con il palo della porta che lo salvò.

Lo 0-0 sembrava potesse scritto sul tabellone di San Siro in maniera definitiva. Ma al minuto ottantasei, i rossoneri usufruirono di un calcio di punizione dal vertice destro, non tanto distante dall’area di rigore. Serviva un piede caldo, ma fatato, Ronaldinho scavalcò la barriera e complice una leggera deviazione di Denis mandò la palla nell’angolino alto. La rete si gonfiò, il pubblico rossonero ammirò il colpo del brasiliano.  Risultato finale, 1-0 per i rossoneri che dopo quattro anni sebbene per una sola domenica, tornarono in cima alla classifica.

Però resta il fatto che seppur a livello inferiore dopo:Maradona,Gullit,Van Basten e Careca, anche Ronaldinho ha deciso un Milan-Napoli. Dopo che qualche settimana prima di testa risolse il derby.

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