All’esordio in campionato, il Capitano segna il gol decisivo dopo il vantaggio di Weah. E il Milan inizia la cavalcata verso il quindicesimo scudetto
di STEFANO RAVAGLIA
Eppure pochi giorni prima aveva fallito un calcio di rigore. George Weah, potente centravanti messosi in luce con Monaco e PSG, durante il trofeo Berlusconi contro la Juventus a San Siro, aveva fallito il suo tiro dagli undici metri, consegnando la Coppa ai bianconeri. Troppo poco per far storcere il naso, eppure l’attaccante liberiano acquistato in grande anticipo da Galliani, inseguiva il suo primo gol alla prima di campionato. Padova, 27 agosto 1995: sul campo dove un anno prima i rossoneri erano rovinosamente caduti 2-0, il nuovo Milan targato ancora una volta Capello, desideroso di rivincite e rinnovamento dopo la magra stagione precedente, mette in mostra sin da subito i suoi gioielli. Oltre al numero 9, dalla Juventus è arrivato anche un certo Roberto Baggio.
E’ proprio lui che pennella la punizione sul quale il liberiano stacca imperiosamente battendo Bonaiuti. Il Padova pareggia, ma stavolta il Milan la spunta. Ancora Weah protagonista in un romantico duetto con Baresi, che arriva a spron battuto dalla propria area. L’assist di George è al bacio, e ancor più elegante e raffinato è l’ultimo gol di Baresi in carriera: stop di petto, poi di coscia e palla accarezzata sotto la pancia di Bonaiuti. Il Milan passa, e il cammino verso il quindicesimo scudetto è solo all’inizio.