I due attaccanti sono al centro di continue voci riguardanti il loro futuro

Entrambi i giocatori sono dotati di una buona tecnica, Menez si fa apprezzare per le sue discese in velocità con la palla al piede, mentre il giapponese si distingue per il tiro a giro e i numerosi assist. Nell’ultima stagione Honda ha iniziato la stagione in grande spolvero per poi calare vistosamente alla distanza, chiudendo con 6 reti in 29 presenze; discorso diverso per il francese che ha realizzato 16 goal in 33 partite, non convincendo però mai del tutto i tifosi. Ecco quattro motivi per cui è meglio cedere i due giocatori.

1) RUOLO  FenoMenez – come lo chiamano in terra transalpina – è un attaccante esterno, ideale nel 4-3-3; con il modulo di Mihajlovic – il 4-3-1-2 – faticherebbe a trovare spazio, e poi dove verrebbe posizionato? Trequartista? Punta? Queste soluzioni non convincono appieno il club di Via Aldo Rossi. Keisuke dove verrebbe posizionato nello scacchiere tattico dell’allenatore serbo? Trequartista? Mezzala di centrocampo?

2) CONCORRENZA – Il francese avrebbe la concorrenza di El Shaarawy, Niang e Cerci, tutti esterni di attacco che al momento è impossibile capire in quale ruolo giocheranno; Honda invece come trequartista dovrebbe vedersela con gente come Bonaventura, Suso e probabilmente anche Bertolacci, se mister Mihajlovic decidesse di impiegare l’ex Genoa dietro alle due punte.

3) DISCONTINUITÀ – Il giapponese non si è ancora ambientato benissimo nel campionato italiano, faticando a trovare spazi e peccando di discontinuità. Jeremy invece molto spesso si intestardisce con azioni personali, chinando la testa e provando a raggiungere da solo l’area avversaria; questa caratteristica – o meglio difetto – che lo contraddistingue sin dai tempi della Roma è l’opposto dell’idea di calcio di Mihajlovic, che fa del gioco di squadra la sua arma vincente (vedi Sampdoria).

4) INGAGGIO – La società di via Aldo Rossi sta costruendo una squadra per tornare ai vertici del calcio che conta, ma deve cedere prima di poter ingaggiare giocatori di livello superiore; per questo liberandosi degli ingaggi di Honda e Menez che guadagnano rispettivamente 2,5 e 2,4 milioni di euro netti a stagione, risparmierebbe 5 milioni di euro netti all’anno. Mica pochi!

Staremo a vedere cosa decideranno i vertici dirigenziali, in accordo con l’allenatore Sinisa, ma siamo certi che lavoreranno tutti insieme per far tornare il Milan ai livelli che gli competono. Ogni cosa a suo tempo.

Andrea Licenziato

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