La squadra di Gattuso, dopo tre pareggi consecutivi, dove aveva pagato sfortune e qualche atteggiamento superficiale.
Torna finalmente vincente e da un segnale al campionato

 

di ALESSANDRO DELL’ APA

 

Rispetto alle scorse partite, c’è solo stata più concretezza davanti alla porta, meno superficialità e più attenzione dei singoli.
Per il resto anche nelle sfide precedenti pareggiate, il Milan aveva fatto la sua bella gara.
Gattuso messo in discussione dalla critica, ha replicato coi fatti, non cambiando il suo credo calcistico e portando a casa finalmente i tre punti.
Riproponendo il suo calcio, basato sull’impostazione da dietro, sul possesso palla e sui cambi repentini di gioco.
Inoltre eccezionale ieri la grinta e l’abnegazione messa in campo ieri da rossoneri, tutti uniti pronti ad aiutarsi l’uno con l’altro.
Simbolo di ciò Ignazio Abate, rispolverato titolare dopo una vita, risponde con una prestazione più che buona, basata sul sacrificio e di tanto cuore. Da applausi la diagonale difensiva con cui chiude su Di Francesco, lanciato a rete da Boa.

Analizzando le prestazioni precedenti, alla squadra di Gattuso, mancherebbero 4-5 punti, ma Reggio Emilia, rappresenta il punto di svolta, l’inizio stagione. Dare un segnale del genere,  contro un avversario che gioca uno dei migliori calcio della serie A, è sicuramente una prova di forza.
Unico neo di giornata, l’aver subito per l’ennesima volta gol, cosa ribadita anche da Rino alle interviste.
Cosa da migliorare man mano, il Milan difende meglio rispetto al passato, ma ha comunque delle amnesie difensive che potrebbero costare care.
Il lavoro meticoloso dell’ allenatore e del suo staff, serviranno anche qui.

Sembra una coincidenza ma nel giorno in cui Suso torna al gol, il Milan ritorna con un successo roboante, pur senza Higuain, con Borini e Cutrone non al meglio.
Il falso 9 ha stupito e spiazzato i neroverdi.
Gli interscambi tra Suso, Calhanoglu e Castillejo sono stati devastanti ed in trasferta, a volte possono essere decisivi, naturalmente in assenza del Pipita. Se adesso si trovasse la continuità, la qualificazione alla prossima Champions League,  non sarebbe del tutto un’utopia, in quanto il Milan potenzialmente vincendo il recupero contro il Genoa del capocannoniere Piatek, avrebbe 12 punti, tre in meno del Napoli secondo, uno in meno dell’ Inter, gli stessi della Lazio ed uno in più rispetto alla Roma, dirette avversarie assieme alla possibile outsider Fiorentina, considerando la corazzata Juventus fuori categoria, per i tre posti rimasti.

Ora appuntamento Giovedì con l’Europa League, a San Siro arriva l’Olympiakos. Una vittoria contro i greci, permetterebbe di spinare la strada verso la qualificazione e darebbe, un ulteriore dose di autostima.

 

 

 

 

 

 

 

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