. Nella terza giornata del campionato di Serie A femminile, le rossonere di Carolina Morace pareggiano per 2 a 2 contro il Sassuolo. Una gara ricca di emozioni
di DAVIDE DENTICO
Un punto prezioso, importante ma che lascia qualche rammarico. Questa è la sintesi perfetta della sfida tra Sassuolo e Milan valevole per il primo posto nel campionato femminile di Serie A. La partita si è giocata alle 12.30 di sabato e ha aperto la terza giornata. E’ stata una partita emozionante dove in 16′ si sono segnate 4 reti. Le prime ad andare in vantaggio, però, sono state le ragazze neroverdi grazie a Ferrato abile a sfruttare al meglio un errore di Korenciova che respinge su di lei un cross dalla sinistra prima di ribadire in rete. Le ragazze rossonere, però, non ci stanno e dopo pochi minuti pareggiano grazie alla solita Giacinti. La numero 19 è abile a farsi trovare pronta a due passi dalla porta per spingere in gol un cross ravvicinato dalla destra.
La squadra di Morace, sulle ali dell’entusiasmo continua a creare occasioni e trova anche la rete del momentaneo vantaggio con Alborghetti che stoppa e tira al volo battendo il portiere di casa. A pochi secondi dal termine del primo tempo, ancora Ferrato stoppa la palla spalle alla porta, si gira e con un diagonale rasoterra realizza il 2 a 2. Doppietta personale per la ragazza neroverde. Nella ripresa, le rossonere cercano in tutti i modi di trovare la rete del 3 a 2. Purtroppo, però, non ci riescono e così la partita finisce sul risultato di parità.
Più rammarico o più soddisfazione per le nostre rossonere?
Sicuramente la soddisfazione di aver giocato una bella gara c’è contro una delle squadre più forti del campionato e di non essersi arresi sul vantaggio di casa e anche per non aver perso il primato, aspettando però le gare di Juventus e Fiorentina. Rammarico, perché, dopo essere passati in svantaggio la gara era da gestire meglio e nella ripresa non si è avuta la giusta cattiveria per ritornare a casa con i 3 punti. Peccato. Ora sotto con la prossima che sarà, in casa, contro il Tavagnacco. Un avversario, sulla carta, meno ostico ma che non bisogna sottovalutare per continuare a lottare per le posizioni di vertice