Anni Novanta, Milan stellare. Anche nel derby: Inter beffata dall’uomo dei gol della provvidenza

di STEFANO RAVAGLIA

 

“La provvidenza”. Così era stato soprannominato Daniele Massaro durante la sua carriera milanista. L’uomo che non si arrendeva mai, l’attaccante arretrato terzino, ma soprattutto il goleador che serviva nei momenti topici. E il derby non può essere esente: il 18 aprile 1992 il Milan viaggia sicuro verso il suo dodicesimo scudetto, il primo dopo tre stagioni di dominio in Europa e un bel po’ di sfortuna tra i confini nazionali. Il giorno 5 di quel mese ha travolto i campioni in carica della Sampdoria per 5-1 a San Siro, in una sorta di passaggio di consegne. Nel sabato pasquale, c’è il derby: partita dura, che non si sblocca. L’Inter è in dieci per l’espulsione di Desideri nel primo tempo, per fallo su Albertini. Klinsmann colpisce un incrocio dei pali, e soltanto a un minuto dal termine Fuser crossa in area trovando puntualissimo Massaro che supera Zenga di testa facendo esplodere la predominante fetta di milanisti a San Siro. Il Milan otterrà la matematica certezza del titolo a Napoli, proprio dove aveva vinto anche l’ultimo scudetto. Il 10 maggio finirà 1-1, ma la pietra tombale è stata di “Bip-bip” nella stracittadina.

Passano due anni, il Milan nel frattempo ha vinto un altro titolo e perso la finalissima di Champions League a Monaco contro il Marsiglia. Massaro, a dicembre di quel 1993, è andato a segno anche a Tokyo, Coppa Intercontinentale che i rossoneri disputano al posto dei francesi, squalificati per illecito sportivo commesso nel loro paese. Il 20 marzo del 1994, l’Inter naviga in cattivissime acque e il Milan vuol mantenere la testa della classifica. All’andata hanno vinto i rossoneri: 2-1, reti di Papin e Panucci. Stesso punteggio anche quella sera, nel primo derby giocato in notturna per effetto della nuova pay-tv, Tele+, che ha dato il via alla lenta trasformazione del calcio in business televisivo. Savicevic calcia e Bergomi devia: 1-0. Oggi sarebbe gol del numero 10, all’epoca è autogol del capitano dell’Inter. Pare chiudersi così un altro capitolo del derby, e invece al minuto 89, su un calcio d’angolo per i nerazzurri, i rossoneri piazzati in area dormono, e il redivivo Schillaci fa 1-1. Beffa? Nemmeno per sogno: su una palla lunga diretta a Massaro, che pare difficile da controllare, il nostro la mette giù e calcia di sinistro una traiettoria a rientrare che non lascia scampo a Zenga e si spegne nell’angolino: 2-1 e delirio. Firmato, Daniele Massaro, l’uomo del derby.

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