E sugli ex allenatori rossoneri: “Con Ancelotti mi sono trovato bene, così come con Allegri e Inzaghi. Qualche incomprensione con Seedorf”

Mauro Tassotti, ex vice allenatore del Milan, ora osservatore per i giocatori in prestito, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport‘.

Sul nuovo incarico: “Avrei continuato anche ad allenare, non ho deciso io di cambiare, ma comunque questo nuovo incarico per me non è un ripiego. Lo affronterò con entusiasmo, nessuno mi ha obbligato, potevo anche restare a casa. Galliani mi ha detto ‘Questo è il calcio…’. Ora provo ad estraniarmi dal lavoro sul campo. Seguirò i ragazzi non solo in partita, ma anche in settimana, per dare poi a fine stagione dei giudizi e valutare se sono pronti per il Milan o meno. Saranno circa 20-25 giocatore, cercherò di evitare un nuovo caso Darmian”.

Sulla carriera da allenatore: “Quando smisi di allenare la Primavera del Milan ebbi l’opportunità di diventare allenatore di una prima squadra. Avevo avuto contatti con alcuni club, tra cui il Chievo, ma ho deciso di restare in rossonero per motivi di famiglia. Sono qui dal ’97 come allenatore, se avessero voluto darmi la prima squadra lo avrebbero fatto. Io avrei sicuramente accettato qualora me lo avessero chiesto”.

Sugli ultimi tecnici del Milan: “Con Ancelotti c’era un’intesa semplice e naturale, mi sono trovato molto bene anche con Allegri. Mi è dispiaciuto vederlo andar via, sono felice abbia fatto bene a Torino. Io alla Juve? Sono stato combattuto in quel frangente, ma sarebbe stato complicato per me. Seedorf? Nessun problema, aveva tutti i diritti di scegliersi i suoi collaboratori. Con Inzaghi invece siamo andati d’accordo su tutto”.

Sul mercato: “Il Milan ha una gran voglia di tornare ai vertici. Storicamente per la Juventus sarebbe più difficile confrontarsi con avversari come Milan e Inter, che con Roma e Napoli. Mi fa piacere il rinnovo di Mexes, ora serve un bel centrale di difesa: Romagnoli mi piace, è un investimento economico importante, ma in futuro può valere il triplo. De Sciglio ed El Shaarawy? Purtroppo sono stati bersagliati dagli infortuni”.

@PepLandi

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