Enzo Bucchioni in esclusiva su Ibrahimovic
Di F.M.
Bucchioni, in casa Milan si parla del clamoroso ritorno di Ibrahimovic: con lui i rossoneri sono da quarto posto e zona Champions League?
“Ibra è una grande idea. E’ vero, ha 37 anni, ma trattasi di un professionista straordinario, con carattere e carisma da vendere. Utilizzato con intelligenza condivisa, potrebbe aiutare il Milan in campo con la sua forza e i suoi colpi, da Grande Vecchio, e nello spogliatoio per portare un po’ della sua mentalità vincente. I rossoneri devono avere già ora come obiettivo la Champions, Ibra di sicuro darebbe delle certezze in più. Le parti si stanno parlando, il Milan propone sei mesi secchi, Raiola vorrebbe un anno in più…”
È un caso che con Cutrone titolare insieme a Higuain i rossoneri abbiano inanellato una serie di vittorie?
“Decisivo è stato il cambiamento di modulo. Il 4-4-2 consente di occupare meglio gli spazi e di tenere più compatta la squadra, è un modulo più facile da giocare, con questo schieramento si difende meglio. Nello stesso tempo però puoi utilizzare centralmente due attaccanti veri, che a turno attaccano la profondità, tornano o tagliano. E’ più facile aprire le difese per consentire inserimenti in verticale dei centrocampisti o allargando per gli esterni che scendono. Va perfezionato nei movimenti, ma ora il Milan ha più equilibrio fra le due fasi”.
I problemi difensivi di Gattuso si risolvono inserendo elementi più fisici come Bakayoko e Zapata?
“Non solo. La difesa va protetta con il lavoro degli altri reparti. Con il 4-4-2, come ho appena detto, ho visto più compattezza. Il 4-3-3 è più difficile, se non c’è pressing con i tempi giusti, se qualche attaccante non torna e lascia buchi, se la squadra non sta corta, capita che il difensore sia costretto all’uno contro uno o in pressione e vada in difficoltà. Poi se un giocatore come Bakayoko continua a crescere, la sua fisicità servirà moltissimo”.
Oltre a Paqueta’ Leonardo porterà altri giocatori brasiliani al Milan? Si parla anche del suo pupillo Pato…
“Non mi meraviglierei. Se sai dove mettere le mani, se arrivi in anticipo, quel mercato è sempre stato una miniera e Leonardo ha gli agganci giusti. Però con calma e intelligenza. I brasiliani vanno poi inseriti, sappiamo bene che il nostro è un calcio diverso e per far crescere questo Milan adesso servono fuoriclasse e non scommesse”.
Elliott vuole rivendere il club a breve termine?
“Sarà lo sbocco inevitabile, ma non a breve. Ci sono ancora troppe criticità, dal rapporto con l’Uefa, ai bilanci, ai fatturati da far crescere, ai risultati sportivi da ottenere per rilanciare il brand. Elliott ha comprato un oggetto prezioso da restaurare, quando sarà tornato al suo splendore tornerà in vendita. Per me ci vorrà del tempo, uno, due anni? Dovranno essere bravi”.
Si ringrazia Enzo Bucchioni per la cortese disponibilità.