Senza giocatori fondamentali, il Milan si appresta ad affrontare la Lazio all’Olimpico, ma le assenze non devono essere un’attenuante
di ALESSANDRO DELL’APA
Senza Caldara, Musacchio, Romagnoli, Biglia, Bonaventura e Higuain, il Milan si appresta ad affrontare la Lazio all’Olimpico, nell’importante sfida Champions. Ovvio non sarà già decisiva, ma una vittoria dei biancocelesti allontanerebbe la squadra di Gattuso, momentaneamente dal quarto posto.
Per il Milan sarà una gara importante perché aprirà un ciclo di partite determinante: l’obiettivo è arrivare alla sosta invernale, agganciato al treno champions per poi aggiungere i tasselli mancanti col mercato. Olimpico, campo ultimamente ostico per i rossoneri che non passano in campionato con la Lazio, dal Novembre 2015, 3-1 targato Mihajlovic, da quel giorno in poi, un pari a tempo scaduto agguantato da Suso e la clamorosa debacle dello scorsa stagione, dove gli uomini di Inzaghi rifilarono un Poker al Milan di Montella, evidenziandone tutti i limiti.
L’infermeria piena non deve essere un alibi, bisogna combattere e dare tutto per la maglia, cercando di ottenere il massimo, perché nel mini campionato a 3, tra Milan, Roma e Lazio, prevarrà chi sbaglia meno. Sperando di regalare una serata positiva come la semifinale dell’anno scorso di Coppa Italia, dove dopo una lunga sequenza di rigori, Romagnoli regalò la finale ai rossoneri proprio ai danni dei biancocelesti nel loro stadio, il punto più alto della gestione Gattuso fin’ora.
La squadra di Inzaghi è avversario duro ma tuttavia in questa stagione, ha dimostrato di essere grande con le piccole e piccola con le grandi, l’auspicio è quello che non inverti il trend, il Milan sarà un’incognita, viste le numerose assenze rispetto alle precedenti gare. Spunto interessante del match, il confronto tra l’attaccante titolare della nazionale, Ciro Immobile e quello titolare dell’under 21, Patrick Cutrone, entrambi già a segno nei Lazio-Milan del passato e con la voglia di trascinare i propri compagni al successo.