Dopo la bella prestazione offerta in corso d’opera contro il Dudelange, oggi Jose’ Mauri partirà probabilmente titolare nel centrocampo a 3 a fianco di Bakayoko e Kessie’: scelta giusta o azzardata?
DI PIETRO ANDRIGO
Alle 20.55 di giovedì sera, al triplice fischio finale della sfida contro i lussemburghesi del Dudelange, ciascun tifoso rossonero a casa o allo stadio, dopo aver appurato di aver vinto per il rotto della cuffia contro il fanalino di coda del girone, ha cominciato a trarre delle conclusioni positive e negative sulla partita. O perlomeno questo è quello che ho provato a fare io.
Tralasciando le note negative della partita, di cui si è già ampiamente parlato e concentrandosi su quelle positive, oltre ad un ritrovato Calhanoglu e al solito Cutrone, non si può non parlare della grande prestazione di Josè Mauri. Subentrato al 15’ della ripresa senza riscaldamento, per uno spento Bertolacci, il folletto Argentino ha preso in mano la squadra e l’ha guidata con Calhanoglu alla rimonta finale. Un rigore quasi procurato e una conclusione pericolosa verso la porta di Bonnefoi sono state condite da una cattiveria agonistica incredibile che gli ha permesso di recuperare innumerevoli palloni.
Jose, ricordiamolo classe 96, ha dimostrato di essere un giocatore che, in questo Milan martoriato dagli infortuni, può dare il suo contributo alla causa. Sembrano averlo capito i tifosi che, dopo la partita, lo hanno applaudito e incoraggiato e sembra averlo capito Gattuso che, dopo i complimenti in mixed zone, sembra intenzionato quest’oggi a dargli una chance da titolare contro la sua ex squadra.
Come il Shakesperiano folletto Pouck, con i suoi sortilegi, si rivelò una spina nel fianco per l’amore dei protagonisti di “Un sogno di mezza estate”, il folletto argentino si è rivelato, con le sue incursioni e la sua garra, una vera seccatura per il Dudelange; quello che si augura Mister Gattuso è che lo possa essere anche oggi nel lunch match contro la squadra di D’Aversa.