Il jolly rossonero ha rilasciato un’intervista al canale tematico rossonero; tanti i punti toccati: da Gazidis a Gattuso passando per Suso e per quella qualificazione alla Champions League che è l’obbiettivo stagionale dichiarato..
di PIETRO ANDRIGO
Le voci di mercato lo danno sempre come possibile partente a Gennaio ma Fabio Borini sembra veramente concentrato sul Milan e assolutamente non è intenzionato a cambiare squadra; di certo non ora con il diavolo in emergenza e impegnato nella corsa alla qualificazione in Champions League.
Il numero 11 rossonero, intervistato da Milan Tv, ha prima parlato di Ivan Gazidis, nuovo AD rossonero, dicendo: “Gazidis ha l’esperienza di essere stato per tanto tempo in una società come l’Arsenal, solida e costante nel raggiungimento degli obiettivi. È venuto a incontrarci nel suo primo giorno di lavoro, ha salutato tutti. Mi è sembrato molto disponibile e sorridente nell’approcciare i calciatori, con lui abbiamo parlato in inglese, è uno molto internazionale”. Borini ha poi speso parole di stima per mister Gennaro Gattuso, vero condottiero della squadra nei momenti di difficoltà, parlando così del suo approccio alla squadra: “Il mister ha portato unicità nell’interpretare l’allenamento, nell’approcciare il gruppo e l’attaccamento alla società”.
Il jolly rossonero dalle parole di stima per un leader fuori dal campo, è poi passato a spenderne per un leader in campo, quel Suso che è il vero trascinatore del Milan questa stagione, dicendo così dello spagnolo: “Suso ha sempre avuto la sua caratteristica, quella che ha anche oggi, di essere un calciatore tecnico e molto fantasioso nella parte finale. È sempre stato il leader che è ora”. Nell’ultima domenica di campionato, nonostante l’ora (i rossoneri hanno giocato alle 12.30 contro il Parma), i tifosi rossoneri sono accorsi in massa a sostenere la squadra; particolare che non ha lasciato indifferente Borini che ha voluto far arrivare il suo messaggio di ringraziamento ai tifosi “Contro il Parma è stato bello avere uno stadio quasi pieno alle 12.30 di domenica. Era una sfida contro una squadra non così blasonata come Juventus o Inter. Per arrivare in Champions serve anche la spinta dagli spalti perché è così che poi arrivi a raggiungere gli obiettivi”.
L’attaccante rossonero è poi passato ad analizzare il prossimo avversario, il Torino di Mazzarri squadra ostica e da non sottovalutare: “ E’ una squadra organizzata, che sa fare gol. In attacco è imprevedibile ed è fisica come la Lazio. Bisogna essere sempre attenti e concentrati, senza lasciare troppe occasione, come abbiamo fatto a Roma dove il risultato ci è sfuggito alla fine”.Infine, il jolly milanista ha parlato della squadra e di come l’ambiente sia unito, nonostante l’emergenza infortuni: “Di solito, il gruppo si vede nelle difficoltà e questo è un momento di difficoltà perché ci sono meno alternative del solito. Josè Mauri, pur non giocando tanto, è partito titolare e ha fatto molto bene sia contro Parma che contro il Dudelange. Anche i giocatori che giocano meno si allenano molto bene”.
Fabio vuole restare e vuole dimostrare di essere da Milan. Le sue parole suonano la carica.Il Diavolo c’è e vuole fare bene, nonostante le difficoltà, nonostante le assenze.