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Dopo le deludenti prestazioni nelle ultime tre partite, la dirigenza rossonera pensa ad un cambio in panchina..

di PIETRO ANDRIGO

“C’eravamo tanto amati” è il nome della celebre pellicola di Ettore Scola, uscita nel 1974 che racconta del burrascoso rapporto di amore e odio tra tre partigiani. Il titolo del famoso film potrebbe essere riutilizzato anche per descrivere l’attuale rapporto tra Gennaro Gattuso e i tifosi del Milan. 

Arrivato sulla panchina del Milan un anno fa, l’allenatore di Corigliano Calabro era stato capace di risollevare la squadra e di conquistare l’amore dei tifosi con buone prestazioni ma sopratutto con la sua solita e inconfondibile grinta. Oggi, dopo circa 13 mesi, la situazione sembra essersi capovolta: il Milan è sì, ad un solo punto dal quarto posto valevole per la Champions League ma ha conquistato solo due punti nelle ultime tre partite contro avversari abbordabili ed è uscito dai gironi di Europa League. 

Ma valutiamo i pro e i contro dell’esonero di Gattuso: 

PERCHÉ ESONERARLO: L’anno scorso la mano di Gattuso si era vista sopratutto nel reparto difensivo mentre quest’anno la squadra, sin qui, ha subito diciannove gol. L’allenatore calabrese inoltre è spesso restio a effettuare cambi, sfiancando i soliti 11 che si ritrovano in campo in ogni partita. Da sottolineare inoltre il fatto che il Milan, in situazione di svantaggio, spesso non riesca a produrre una reazione in termini caratteriali e di gioco soddisfacente. Infine la squadra di Gattuso è incapace, nelle ultime partite, di produrre una propria idea di gioco limitandosi a lanci in avanti e alle invenzioni del solito Suso. 

PERCHÉ TENERLO: La squadra sta vivendo sicuramente un momento molto negativo ma le colpe non sono tutte da imputare all’allenatore. Il Milan è stato martoriato dagli infortuni a cadenza regolare, costringendo Gattuso a compiere straordinari per mettere in campo una formazione competitiva. C’è poi da sottolineare che le riserve non sono all’altezza dei titolari e avendo perso gli uomini simbolo del centrocampo, Biglia e Bonaventura, i rossoneri sono in grande emergenza. Infine, ultimo dato importante da rimarcare è il fatto che la squadra è schierata con l’allenatore capace in quest’anno di creare un vero e proprio gruppo nonostante le difficoltà. 

La dirigenza rossonera ha pensato di concedere a Gattuso le partite contro Frosinone e Spal per invertire la rotta e confermare la propria posizione in panchina. Nel frattempo valuta anche dei possibili sostituti: premesso che Conte non è disponibile a prendere una panchina a metà stagione ed è seguito anche dall’inter, i nomi rimasti sono quelli di Wenger, stimato da Gazidis e desideroso di rimettersi in gioco e Donadoni, possibile traghettatore fino a fine stagione. 

Il Milan valuta e attende nella speranza che la tanto celebre grinta di Gattuso possa produrre una scintilla nella squadra per ripartire verso la corsa al quarto posto. 

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