Daniel Maldini, si sta prendendo la scena nella primavera di Giunti a suon di gol e grandi giocate, che sia l’inizio di una carriera da predestinato?

 

di ALESSANDRO DELL’APA

 

Se porti quel cognome, lo stesso di tuo padre Paolo e di tuo nonno Cesare ed indossi quella maglia, facendo tutte le trafile ed arrivando in primavera, la pressione è d’obbligo perché sei un predestinato.

Vero non bisogna caricare eccessivamente di responsabilità un diciassettenne, ma nella disastrosa primavera che annaspa all’ultimo posto in classifica, l’unica nota positiva, la piccola stellina che brilla è senz’altro: Daniel Maldini. Secondo genito dell’attuale direttore sviluppo strategico dell’area sport rossonera, bandiera storica milanista e capitano di mille battaglie.

A differenza dei suoi predecessori della dinastia Maldini, Daniel non è un difensore ma bensì una seconda punta, un talentuoso numero 10 con colpi eccezionali, classe 2001, autore di tre reti in dieci presenze, nella squadra allenata prima da Lupi ed adesso da  Giunti.

In grande spolvero nelle ultime settimane con tre reti in quattro partite. Decisivo nella vittoria di Bogliasco ieri contro la Sampdoria, seguito dei gol contro Cagliari ed Empoli, siamo pronti a scommetterei che presto debutterà in prima squadra, seguendo le orme dei suoi familiari.

Il padre giustamente lo mantiene coi piedi per terra, tenendolo lontano dai riflettori e non creandogli aspettative esagerate, tuttavia non si perde una partita del figlio e gli ha già trasmesso la mentalità Milan.

Maldini-Milan, un binomio vincente, un destino in comune, ricordiamo Daniel con papà Paolo, nel giorno del suo addio al calcio a Firenze nel 2009, quasi come in un simbolico passaggio di consegno, scelto dal fato.

Tanti piccoli passaggi e indizi, da non sottovalutare, il margine di flop dovrebbe essere preso in considerazione, però per i milanisti vedere un terzo Maldini in rossonero sarebbe il più grande regalo dal destino, aggiungendo il fatto che il ragazzo promette bene, sognare non costa nulla.

Che sia l’inizio di un’altra grande storia?

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