In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, il dieci rossonero ha toccato tanti temi tra cui il derby…
In un Milan rinfrancato da un momento positivo sono tanti i giocatori ad essere cresciuti e a beneficiare di questa oasi di entusiasmo. Tra i giocatori maggiormente in crescita, sicuramente c’è Hakan Calhanoglu, talentuoso esterno rossonero che nella prima parte della stagione aveva vissuto uno dei momenti più bassi della sua carriera.
Diventato da poco padre, Hakan, ha ritrovato serenità dentro e fuori dal campo e in una lunga intervista a La Rosa, ha parlato del suo momento e di quello del Milan. Leggiamo le sue dichiarazioni:
Sul giocatore che lo ha colpito di più e su capitan Romagnoli: “Il compagno che mi ha stupito di più? Bakayoko. Prima cascate di fischi, ora è un re. Se lo merita perché si allena molto duramente. Romagnoli? E’ più di un capitano. E’ un ottimo giocatore, mi piace tanto”.
Sulla classifica del Milan:
“Al derby davanti all’Inter? Nella testa c’è sempre stata l’idea di avvicinarci. E il Napoli deve fare attenzione a non perdere altri punti. Siamo in piena corsa Champions e non siamo lontani da serate come quella della Juve dell’altra sera”.
Sul derby di domenica sera:
“Abbiamo grande rispetto per l’Inter, sappiamo che sarà durissima e che dovremo dare il 150%, ma noi siamo in grande forma. Ci sentiamo forti, ci sentiamo bene e stiamo facendo un ottimo percorso grazie ai grandi numeri di Piatek. Mi piacerebbe fare l’assist per il gol vittoria di Krzysztof. Lui e Paquetà sono entrati nel gruppo velocemente. Questa è una squadra molto unita, che si aiuta. Siamo più di una famiglia. Il più simpatico per me è Kessie. Chi toglierei all’Inter? Direi Politano. Icardi? Per loro è importante, ma sono faccende che non ci riguardano”.
Sul rapporto con Gattuso:
“Io cocco del mister? Molto semplice: in carriera ho sempre avuto ottimi rapporti con tutti i miei tecnici. Io all’allenatore do rispetto e lo ottengo a mia volta. E poi vorrei precisare che Gattuso è così con tutti i giocatori, non solo con me. Il rapporto è bello con tutta la squadra. Lui è stato calciatore e sa di cosa hanno bisogno i suoi ragazzi. Parlare con l’allenatore è molto importante. Lui trasmette una grande energia positiva e mette i giocatori in condizione di rendere ad alto livello. Personalmente, mi ha aiutato anche nel privato.