Il Milan esce dal derby, battuto ma non smontato. Complimenti alla società per la gestione comunicativa. Perche’ non provare Castillejo al posto di Suso?
di ALESSANDRO DELL’APA
Brutta sconfitta nel derby, dura da digerire anche per la modalità in cui è arrivata, con l’Inter che ha dimostrato maggiore intensità e aggressività, in un primo tempo veramente brutto del Milan, e abile nella ripresa a sfruttare gli episodi favorevoli.
Tuttavia la reazione rabbiosa d’orgoglio, sotto di due reti fa ben sperare per il futuro, ma bisogna evitare approcci del genere, perché alla lunga si ci complica la vita, in quanto analizzando la situazione per bene, senza lo svantaggio a freddo la situazione poteva variare.
La classifica al momento sorride, le romane sono distanziate rispettivamente di quattro e sei punti. Vero la Lazio deve recuperare una gara in meno (con date disponibili a Marzo, si recupera nella settimana tra Juventus Milan e Milan Lazio, guarda caso), ma anche ottenendo l’intero bottino in essa, resterebbe sempre a tre lunghezze. Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, non sarà una gara persa a cancellare il cammino fatto nel 2019 e la crescita costante di un grande gruppo.
La sosta arriva nel mondo propizio, per ricaricare le energie psicofisiche in vista della volata finale, Domenica sera il Milan è apparso stanco e con giocatori in fase involutiva, per un Suso afflitto da pubalgia e fuori forma, c’è un Castillejo apparso in condizione scintillante, pronto ad affrontare il campionato italiano, dopo le difficoltà iniziali. L’ex Villareal garantisce anche più equilibrio con i suoi ripiegamenti e gioca molto più per i compagni, rispetto al connazionale solista. Allora perché non dargli fiducia?
Un plauso alla società ed al mister, per la gestione comunicativa della vicenda Kessie’-Biglia, lezione di stile ai cugini, caso Icardi docet.
Infine una piccola precisazione: dire che il Milan non batte l’Inter da tre anni, è un’inesattezza.
Vi siete dimenticati di Cutrone in Coppa Italia?