Il Milan perde a Torino e subisce la rimonta nella ripresa. Non basta il gol di Piatek, perché nella ripresa Dybala e Kean ribaltano il risultato

 

DI DOMENICO VARANO

Il Milan ospite della Juventus si presenta allo Stadium assetato di punti e con un assetto inedito con Suso e Borini a sostegno di Piatek. Pronti via Piatek si divora il gol del vantaggio con un colpo di testa ravvicinato. La Juventus prova a fare pressing a centrocampo ma il Milan tiene botta con Bakayoko e Kessie, che si sacrificano molto. Il filtro davanti alla difesa funziona e Calabria e Rodriguez annullano sistematicamente Spinazzola e Bernardeschi. La Juve prova a sfondare anche in zona centrale ma dopo più di 35 minuti perde Emre Can per infortunio. Il Milan capisce che é arrivato il momento di distendersi e attaccare sulle fasce e costruisce una grande azione sull’asse Calabria-Calhanoglou. Sul cross del turco arriva il mani evidente si Alex Sandro, con Fabbri che va al Var e non assegna un rigore evidentissimo. Inspiegabile la decisione di Fabbri che non assegna un penalty che da regolamento era solare. Il Milan non si abbatte e dopo 2 minuti recupera palla con Bakayoko chs serve Piatek bravo a non andare in fuorigioco. Il polacco calcia di destro e porta il Milan in vantaggio! Finisce il primo tempo con i rossoneri in vantaggio di un gol.

Nella ripresa la Juventus prova a pressare alto il Milan e nel momento migliore dei rossoneri trova disattento Musacchio che calcola male lo scatto di Dybala, che era stato pescato da un lancio in profondità. L’arbitro vede un contatto in area e concede il calcio di rigore. Il Milan costruisce due palle gol con Borini (tiro vicino alla traversa) e con una splendida punizione di Hakan Calhanoglou. Allegri rivoluziona la squadra inserendo Pianjc e Kean, ma é ancora il Milan ad andare vicino al gol con una grande azione di Piatek. La Juve però é viva e costruisce con Pianjc e Bernardeschi una grande azione su cui Musacchio fa una grande chiusura. Il Milan inizia a calare e Gattuso prova a inserire Castillejo. La Juventus però è vigile e riesce a recuperare palla a ridosso dell’area di rigore con Pianjc, che serve Kean che carica il destro e batte Reina. La Juventus ribalta la partita ma pesano molto gli episodi arbitrali (i rossoneri recriminano per due rigori non dati). Il Milan perde su un campo difficile ed esce a mani vuote dopo aver giocato una buona partita. Faranno discutere le decisioni arbitrali di Fabbri, evidenti errori che pesano tanto, in chiave Champions. Domani il Milan dovrà tifare Inter e sperare che i cugini fermino la corsa dell’Atalanta, che in caso di vittoria scavalcherebbe i rossoneri andando a +2.

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