Torino-Milan finisce 2-0 per i granata che raggiungono i rossoneri in classifica

 

DI D.V

Torino e Milan si affrontano allo Stadio “Grande Torino” consapevoli dei risultati di Roma e Lazio, entrambe vittoriose e dunque lanciatissime nella lotta Champions in attesa di Atalanta-Udinese di domani. Gattuso ripropone Conti e Paquetà dal primo minuto e lascia a sorpresa fuori Piatek. Nei primi 8 minuti il match si dimostra subito spigoloso con interventi molto duri. Guida al minuto 9 ammonisce Suso che con un fallo blocca una ripartenza a metà campo di Belotti. Il Milan prova a chiudersi e a sfruttare i lanci lunghi in profondità per Cutrone. Al minuto 29 Suso va vicino al gol con un gran destro su cui Sirigu vola. Il Torino risponde con una bella giocata sull’asse Berenguer-De Silvestri, con il laterale granata in ritardo di un soffio. Minuto 43, Paquetà duetta con Cutrone che trova in area Calhanoglou che calcia ma trova ancora Sirigu. Grande occasione per il turco. Il primo tempo finisce 0-0 con un Milan sicuramente sufficiente. Vedremo se Gattuso inserirà Abate per sostituire un dolorante e ammonito Conti.

Il Milan riparte con gli stessi 11 ma al minuto 13 Guida concede un generoso calcio di rigore per una spinta di Kessie su Izzo. I rossoneri protestano ma Guida è irremovibile. Belotti calcia il penalty in maniera centrale e batte l’incolpevole Donnarumma. Il Milan reagisce con un colpo di testa di Bakayoko che però finisce sulla traversa. Il Torino senza fare nulla su un errato disimpegno difensivo di Musacchio segna il gol del 2-0 con un tiro dai 22 metri di Berenguer. Una doccia gelata, il Milan è ormai sulle ginocchia. Al minuto 81 il Milan resta in 10. Romagnoli applaude Guida, che vede il gesto ironico ed estrae il rosso diretto. Il Torino nel finale gestisce il vantaggio e conquista 3 punti che gli permettono di agguantare i rossoneri. Gattuso esce dal campo con la testa bassa, forse consapevole del disastro di questo finale di stagione, e dell’addio a quel sogno Champions che probabilmente questo Milan non merita.

 

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