Gattuso manda in panca l’ex Genoa. Prestazioni sottotono ma alla fine neanche la squadra stava girando
di FRANCESCO QUATTRONE
Dire che il Milan e Gattuso sono in completa difficoltà, ormai, è all’ordine del giorno. Anche ieri si è notato tutto ciò sin dall’inizio nelle scelte fatte da Rino Gattuso. In una gara fisica e importantissima dove ti giochi tutta la stagione, lasciare in panchina Piatek non ha agevolato, anzi, in alcuni momenti della partita si sentiva la sua mancanza. La squadra rossonera esce sconfitto e con il morale sotto i piedi.
Non stiamo dicendo certo che con l’attaccante polacco il Milan avrebbe vinto, troppo facile parlare dopo il match, ma stiamo soltanto capire meglio la scelta optata dal tecnico calabrese: Cutrone al posto di Piatek. Un’ipotesi potrebbe essere la gioventù, la grinta e il cuore che ci mette sempre il giovane attaccante. Ma forse questo tipo di carta andava inserita a partita in corsa.
In un match così l’esperienza fa sicuramente la differenza. Piatek, sicuramente non al cento per cento, ma con le sue caratteristiche avrebbe dato una grossa mano dal primo minuto: verticalizzazione, far salire la squadra nei momenti difficili, trovare il guizzo in area di rigore. Ripetiamo parlare a sipario chiuso è più semplice e facile.
La sconfitta e questo tipo di scelta è una conseguenza che il gruppo non è unito, aggiungiamoci l’espulsione sciocca del capitano Romagnoli: la dice lunga.
Gattuso ha perso i remi in mezzo al mare, ora sarà dura raggiungere la riva.