Ora è a rischio anche l’Europa League, ma…

 

Di GIUSEPPE LIVRAGHI

 

Una sconfitta pesante.

Non solo e non tanto per il risultato del confronto coi granata, ma anche (se non soprattutto) per i risultati giunti dagli altri campi.

Infatti, mentre i rosso-neri si sono bloccati al “Grande Torino”, le dirette concorrenti hanno tutte fatto bottino pieno: in primis i granata (ovvio), quindi la Roma (3-0 casalingo al già salvo Cagliari), la Lazio (2-1 sul campo della Sampdoria) e l’Atalanta (vittoriosa per 2-0 sull’Udinese nel posticipo del lunedì), per una classifica che vede ora in quarta posizione (cioè l’ultima utile per l’accesso alla Champions League) in solitario i nero-azzurri bergamaschi a quota 59, seguiti a ruota dalla Roma a 58, con Torino e Milan a 56 (ma coi granata davanti per via degli scontri diretti) e la Lazio a 55.

In pratica, cinque squadre per un solo posto in Champions League: tre si dovranno “accontentare” dell’Europa League, mentre una resterà fuori da tutto.

Scrutando il calendario, si può evincere che le prossime quattro partite vedranno un Milan leggermente avvantaggiato, poiché opposto (nell’ordine) in casa al quasi salvo Bologna, in trasferta a una Fiorentina ormai tagliata fuori da tutto (ma allenata da Vincenzo Montella, un ex che vorrà fare uno scherzetto alla compagine che lo esonerò la scorsa stagione), in casa a un Frosinone che giungerà a San Siro ormai aritmeticamente retrocesso e in trasferta all’ormai salva SPAL.

Quanti punti possono essere racimolati?

Ad essere ottimisti, anche dodici.

Purtroppo per Gattuso, però, i rosso-neri non sono più padroni del proprio destino, ma devono anche sperare in passi falsi di ben tre avversarie: Atalanta, Roma e Torino.

Gli orobici sembrano aver il calendario peggiore: già da domenica la trasferta con la Lazio (“preambolo” della finale di Coppa Italia), quindi il Genoa in casa (coi rosso-blu alla disperata ricerca degli ultimi punti-salvezza), la Juventus in trasferta e, per concludere, il Sassuolo in casa.

La Roma, invece, il prossimo turno sarà di scena a Marassi col “grifone”, quindi ospiterà la Juventus, farà visita al Sassuolo e chiuderà in casa con un già salvo Parma.

Il Torino, infine, sarà atteso dalla Juventus nel derby della Mole, ospiterà il Sassuolo, si recherà a Empoli (coi toscani che, a quel punto, dovrebbero essere già retrocessi) e chiuderà in casa con la Lazio.

La Lazio, appunto: la citiamo a parte, perché può essere l’ago della bilancia.

La compagine capitolina è sì la peggio piazzata nella corsa all’Europa, ma può far saltare i piani qualora vincesse la Coppa Italia: in quel caso, i bianco-celesti accederebbero all’Europa League, a prescindere dalla loro posizione in campionato.

Il calendario, comunque, vede gli uomini di Simone Inzaghi all’opera, nell’ordine, in casa con l’Atalanta, in trasferta a Cagliari, in casa col già salvo Bologna e in trasferta col Torino.

Quindi, al netto della condizione psicologica (che è sempre un’incognita), si può anche ipotizzare un calendario abbastanza favorevole a Milan e Torino: i rosso-neri perché opposti a squadre senza più obiettivi (ma attenzione a Montella…), il Toro per il fatto d’affrontare sì la Juventus, ma anche due squadre (Sassuolo ed Empoli) ormai tagliate fuori da tutto, potendo poi contare sul fattore campo nella sfida conclusiva con la Lazio.

La situazione in casa Milan è difficile, ma non ancora compromessa.

O, se preferite, compromessa ma ancora recuperabile.

share on:

Leave a Response