Passato all’Hellas Verona, Pazzini racconta la sua esperienza in rossonero

L’ex attaccante del Milan, Giampaolo Pazzini, ha rilasciato un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport‘, parlando anche dei rossoneri: “Il mio rammarico è stato non aver giocato di più quando me lo sarei meritato – attacca il “Pazzo” -. Fisicamente sono stato sempre bene. Con Inzaghi abbiamo avuto diverse discussioni pacate e altre meno pacate. Dopo l’ultima, decisamente animata, ho deciso di chiudere l’argomento e continuare a fare il mio lavoro. In qualche circostanza avrei potuto farmi sentire di più, affrontare il problema in modo più diretto, invece di aspettare e basta”.

Pazzini che poi parla del 100esimo gol in A: “Peccato sia stato di rigore, avrei preferito certamente una rovesciata, ma non ho avuto molte occasioni. E’ stata comunque un’emozione fortissima. A San Siro, con la fascia: il massimo. Parabola discendente al Milan? Il 10° posto è una conseguenza di una serie di aspetti un po’ trascurati, oltre ai tanti infortuni. A un certo punto sono venute meno le certezze”.

L’attaccante ricorda l’era Allegri, tecnico che ancora oggi ricorda con piacere: “E’ stato l’allenatore, insieme a Mandorlini, con cui mi sono trovato meglio in carriera. Ha un grande pregio: un’enorme capacità di equilibrio e serenità, che trasmetteva alla squadra quando le cose non andavano bene. Mihajlovic? Può fare bene, ha il carattere e la personalità giusti, e quel gruppo ha bisogno di regole da rispettare. La squadra comunque si è rinforzata e può lottare per tornare in Champions. Il mio grande rimpianto in rossonero è aver giocato poche partite, ad esempio quella di Barcellona saltata per infortunio. In quel periodo stavo alla grande”.

@PepLandi

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