Di Francesco Montanari

I numeri non sono tutto, ma bisogna dire con chiarezza che oggi il Milan non ha la forza mentale, tecnica e agonistica per andare in campo con 3 attaccanti.

Non è infatti matematico che aggiungendo punte in avanti si determini la crescita del tabellino dei gol fatti, miseramente 2 reti segnate in 4 partite.

I moduli contano meno, ma gli interpreti e le loro caratteristiche sono fondamentali per dare un equilibrio e un senso alla fase difensiva e offensiva dei rossoneri.

La dura lezione subita nel derby dall’Inter di Conte deve insegnare qualcosa altrimenti…

Se la nave imbarca acqua, difficilmente riuscirà a tornare in porto. Il comandante di vascello Giampaolo dovrà pensare da subito a come trovare una rotta sicura per conseguire punti preziosi in campionato.

L’impressione –  anche in questa stagione –  è che troppo dell’assetto offensivo dipenda da Suso. Bisogna trovare interpreti capaci di duettare e far rendere al meglio la prima punta Piàtek. A nostro avviso Rebic è la soluzione, mentre Leao è un ottimo Jolly da giocare a partita in corso per scombinare le fasce.

Il Milan ha poi grandissimo bisogno di ritrovare il cucitore dei reparti, libero di inserirsi tra le linee, cioè Jack Bonaventura. Nel frattempo a centrocampo si può far crescere con continuità Paqueta‘.

Rodriguez è un onesto gregario che fa il suo, ma attendiamo l’inserimento progressivo di Hernandez come titolare.

Sulla destra Conti e Calabria assicurano una buona spinta.

Calhanoglu sta dando il suo massimo con Kessie, e Biglia va alternato con Bennacer. Krunic sembra sulla via della ripresa e attendiamo il suo debutto.

La linea difensiva balla spesso, con Romagnoli costantemente impegnato a dover chiudere ogni buco. Magari Duarte si rivelerà un giocatore già fatto è finito per il nostro torneo, ma l’impressione è che i rossoneri a gennaio abbiano bisogno come il pane di un altro centrale, perché Musacchio non è una saracinesca.

Infine un interrogativo: Maldini troverà la forza di parlare e difendere la sua scelta in panchina cioè Marco Giampaolo? Oppure il suo è un silenzio assenso a quello che sostiene Boban?

 

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