Milan-Fiorentina finisce con la contestazione dei tifosi. I viola umiliano i rossoneri e Giampaolo

DI D.V.

Milan e Fiorentina si affrontano a San Siro nel posticipo domenicale. Giampaolo conferma la formazione vista a Torino, con i due terzini Calabria e Hernandez, con davanti Suso, Piatek e Leao. Al minuto 10 Chiesa calcia di destro e Donnarumma devia in corner. Il Milan appare abbastanza legato, tanto che perde palla con Calhanoglou, che serve involontariamente Ribery che calcia. Sulla ribattuta si fionda Chiesa, che viene steso. L’arbitro concede il calcio di rigore. Batte Pulgar che segna e porta i viola in vantaggio. Al minuto 23 Suso calcia dai 27 metri, Dragowsky devia in angolo. I rossoneri provano con Leao ed Hernandez a mettere in difficoltà la difesa viola. Il Milan però produce veramente poco, anche se protesta per un contatto in area. Piatek abbracciato da Caceres chiede il rigore, ma Giacomelli non concede. I viola provano con dei tiri da fuori di Chiesa, Pulgar e Ribery, mentre il Milan non trova spazi. Il primo tempo termina con il Milan sotto di un gol, tra i fischi assordanti di San Siro.

Al minuto 10 del secondo tempo, arriva l’ennesima doccia gelata per il Milan: fallo di Musacchio con piede alto su Ribery, giallo di Giacomelli. Il Var però richiama Giacomelli, che cambia il colore del cartellino ed espelle Musacchio. Giampaolo inserise Duarte e Krunic e richiama Piatek, che esce con un viso poco convinto. Ma il Milan è sulle gambe e subisce le accelerazioni devastanti di Federico Chiesa. Proprio da un suo traversone teso nasce il raddoppio viola di Castrovilli. 2-0 e Giampaolo impietrito a bordo campo. Il pubblico inizia la contestazione con cori “Andate a lavorare”. Piove sul bagnato, perché al minuto 67, Bennacer commette fallo in area. Calcio di rigore. Batte Chiesa ma Donnarumma lo ipnotizza. Al 70 esimo il Milan viene affondato da un gran gol di Ribery, che fa 3-0. Il Milan trova il gol dell’orgoglio con il giovane Leao, che tira fuori una giocata da campione. La Curva abbandona lo stadio, l’aria della contestazione si fa pesante. Il Milan crolla in casa, lo fa per la quarta volta in sei partite. L’avventura di Giampaolo al Milan sembra già finita.

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