Di Francesco Montanari
Comprare il Milan con un prestito da 300 milioni di euro, poi mettere i conti in sicurezza abbassando il monte ingaggi, magari creare valore con la costruzione di un nuovo stadio di proprietà, e poi rivendere guadagnando una lauta plusvalenza. Ecco in sintesi lo schema applicato dal fondo americano Elliott ai rossoneri.
Per carità, legittimo e logico, sempre meglio del orlo del baratro rateale a leva di Yonghong li… Ma è molto difficile per il Diavolo in un contesto competitivo come la serie A riuscire a ritornare in zona Champions League con la politica dei giocatori giovani voluta da Gazidis.
Uno dei punti di forza rimasti al Milan nel post Allegri -invocato in questi giorni a ritornare in panchina- era il blasone prestigioso, le 7 coppe dei Campioni in bacheca. Simulacro capace di attirare agevolmente fior di campioni nella parte finale della loro carriera sotto la Madonnina.
Evidentemente il nostro amministratore delegato ex Arsenal non ritiene giusto ingaggiare ultratrentenni come Ibrahimovic e Ribery.
Ragionamento economicamente ineccepibile, ma abbiamo visto in Inghilterra quali siano stati i risultati sportivi dei gunners negli ultimi anni…