Di Francesco Montanari
L’edizione odierna della Gazzetta dello sport inserisce nell’ 11 di partenza per la delicata sfida col Genoa Paqueta’, Leao e Hernandez.
Con questa soluzione super offensiva Marco Giampaolo mostrerebbe di voler aggredire la partita comandando il gioco e attaccando. Forse un modo per scuotere anche da un punto di vista psicologico un gruppo sfiduciato e sfilacciato, viste le 4 sconfitte subite in sole 6 partite. Con un calendario a dire il vero non proibitivo per i rossoneri…
I 3 velocisti, che risultano spesso immarcabili saltando l’uomo e creando superiorità numerica, dovranno però aiutarsi molto per coprire in fase di ripiegamento.
A nostro avviso infatti il mancato equilibrio tattico è stato il punto dolente più importante di questo avvio di stagione per il Diavolo, che ha determinato disastri a ripetizione.
L’idea di gioco di mister Giampaolo è condivisibile ed è in linea con la storia del Milan. Ma gli interpreti di oggi non hanno le caratteristiche fisiche, tecniche e mentali per interpretare questo spartito. Veterani o giovani che siano noi guardiamo alla qualità.
Se il Milan vorrà comandare il possesso palla rimanendo sbilanciato ancora una volta nella metà campo avversaria, dovrà accorciare le linee e non sbagliare mai le diagonali di difesa e i tempi degli aiuti nei raddoppi. Non ci soffermiamo neanche sui regali agli avversari concessi ad esempio alla Fiorentina con inutili e pericolosissimi passaggi orizzontali a centrocampo. Ecco perché Biglia risulta favorito su Bennacer.
La gestione di una gara così accesa come quella in arrivo stasera a Marassi poi, non potrà che passare dalle rotazioni dei cambi e dalla lettura attenta dei momenti della gara.
E ci auguriamo che l’arbitro designato non voglia condannare un Milan sull’orlo del precipizio con decisioni discutibili, come è già capitato in altre precedenti uscite.
Per Marco Giampaolo stasera l’orologio del tempo, che ha spesso invocato come amico/nemico nelle sue conferenze stampa a Milanello, suonerà la sveglia, oppure sì inceppera’ definitivamente.
