L’editoriale di Domenico Varano
Che il Milan avesse problemi di natura societaria era cosa nota da tempo, che Elliott abbia salvato il Milan dal fallimento, o per dirla alla Gazidis “dalla Serie D”, lo scopriamo dall’ex manager dell’Arsenal. Chi ha preceduto Gazidis, ci ha sempre raccontato una storia diversa, parlando di problemi, ma non di scenari apocalittici come qualcuno vuol farci credere. Il Milan ha un solido brand, ha estimatori in tutto il mondo, ma fattura poco, ha numeri non da grande club da almeno 7 anni. Già i numeri, quelle cifre che piacciono a Gazidis, ma anche a noi che di calcio qualcosina capiamo. Se Elliott ha deciso di puntare sul Milan, evidentemente la situazione finanziaria non era poi cosí tragica. Tragico é invece il momento che i tifosi stanno vivendo. Forse dovremmo definirlo “tragicomico” alla luce delle ultime vicende (si veda la trattativa Spalletti), ma questa è una storia ormai archiviata, che non fa bene nemmeno al nuovo arrivato Stefano Pioli, a cui facciamo un in bocca al lupo da veri rossoneri.
Sia chiaro: a noi Pioli non convince, ma siamo comunque disposti a dargli un 7-8 partite per giudicarlo. Il nuovo mister ha iniziato con entusiasmo, ha l’appoggio di Maldini e Boban, due che negli ultimi tempi qualche critica l’hanno presa. Giampaolo non era un allenatore adatto al Milan, e questo noi lo abbiamo detto da subito. Niente di personale nei confronti dell’ex allenatore della Samp, ma basta vedere i piazzamenti in classifica per capire che per stare al Milan, devi avere un curriculum diverso. Nemmeno Pioli lo ha, ma ha dalla sua l’esperienza a Firenze, ma soprattutto quella sulla sponda nerazzurra. Con l’Inter partí a razzo, poi si perse per strada. Ci auguriamo che al Milan ritrovi la sua dimensione e che si circondi di ottimi consiglieri. Però, nonostante tutto, guardando la classifica, pensiamo che il Milan possa giocarsela almeno per l’Europa League, che non piace a nessuno, ma che qualche introito in bilancio lo porta.
Il Milan dovrà però recuperare Donnarumma e Piatek, provando a rigenerare due uomini chiave per il centrocampo: Biglia e Bennacer. Il primo ha problemi di tenuta fisica, il secondo é ancora sotto shock dopo il match casalingo contro i viola. A Ismael diciamo e consigliamo di non pensarci, perché crediamo che abbia le qualità tecniche per riemergere. Non vediamo dei grandi fenomeni a centrocampo, ragion per cui ha tutto il tempo per risalire la china. Anche il Milan dovrà farlo, perché la pazienza dei tifosi ormai é finita, e San Siro e Milano, un tempo luoghi di giubilo, non possono essere diventati il set di un pessimo film horror, con la squadra rossonera a far da zombies.