Di Francesco Montanari

Quello che ci spaventa guardando la partita dei ragazzi oggi all’Olimpico  non è il risultato, né la classifica, né gli errori individuali.

Siamo terrorizzati dal nulla che si vede in campo, da una squadra che sembra trovarsi per caso ogni volta negli spogliatoi.

Tutti per uno e uno per tutti: sì ma nell’essere mediocri, individualisti, sempre timidi.

Ora il tempo è scaduto per i proclami, per le foto insieme, per i cliché ormai triti e ritriti che non producono nulla.

Arrivederci Roma: una canzone che suona come un’ennesima lunga litania di una stagione insulsa.

I lunedì di prese in giro degli avversari come consuetudine inevitabile.

Non è colpa di Giampaolo, né di Pioli, Boban, Leonardo, Maldini o Gazidis.

Presidente – e non parliamo certamente di Singer- batta un colpo…

 

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