Gianni Rivera, storico ex capitano del Milan, ha rilasciato una lunga intervista all’edizione odierna di ‘Tuttosport‘, affrontando vari temi.
Sul Pallone d’Oro del ’69: “France Football comunicava il vincitore del riconoscimenti tra Natale e Capodanno, e non succedeva più nulla finché ti consegnavano il premio alla prima occasione buona. Adesso non si fa nemmeno in tempo a nominare un vincitore, che già si parla di quello successivo. Ora ci sono in mezzo molti soldi e sponsor, è impossibile avere quella riservatezza. Dopo averlo alzato al cielo a San Siro, il premio l’ho tenuto “nascosto”, ora ho deciso di metterlo in mostra per Expo in Piazza San Babila. Ho anche creato una pagina youtube per mettere filmati del passato e dialogare con i tifosi quando inizierà il campionato, ma non chiamatemi opinionista, non mi appartiene”.
Sul personaggio Rivera: “Ero capitano, non mi piace farmi calpestare i piedi. Se qualche volta sono intervenuto lo facevo per l’interesse dello spogliatoio, dei compagni e della società, che di dichiarazioni ne facevano pochine”.
Su Milan e Inter in mano a stranieri: “In Italia non ci sono più i mezzi finanziari di una volta. All’estero grandi club sono di proprietà di cinesi, russi, arabi o americani. In una economia globalizzata è un processo normale di sviluppo”.
@PepLandi